Francesco Balzani
28 novembre 2024 (modifica alle 23:44) – ROMA
Un primo assaggio della sua profezia alla fine di una partita folle. Soprattutto per lui. A Londra, infatti, l’ex Dortmund ritrova il posto da titolare, non capitava dalla finale di Champions dello scorso giugno. L’inizio, però, è drammatico. Dopo 3 minuti il Var è impietoso e becca il terzo errore in tre partite di Hummels. Il difensore si fa anticipare da Sarr, ne nasce un contatto lieve ma comunque decisivo per assegnare il rigore poi segnato da Son. Sembra l’inizio di un incubo dopo i primi due capitoli: l’autogol a Firenze e l’errore sul gol di Lukaku. E anche i minuti successivi non sono incoraggianti, inclusa una mezza dormita sulla sgroppata di Kulusevski. Sui social serpeggiano i primi dubbi: “Ma è finito?”. Oppure “Forse aveva ragione Juric…”.
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lieto fine
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La favola, però, è solo a fine primo tempo. Negli spogliatoi Hummels rassicura Ranieri che lo tiene in campo. E la risposta non si fa attendere. Nella ripresa il tedesco alza la testa e il muro della Roma che regge l’impatto del Tottenham (reduce dallo 0-4 inflitto al City). Ma per un lieto fine da favola serve qualcosa in più. E allora eccoci al minuto 91’. La Roma prova ancora un assalto per trovare un pareggio fondamentale. Sul cross teso di Angelino, indovinate chi appare? Proprio Mats. Che viene abbracciato da tutta la squadra e osannato dai tremila tifosi romanisti a Londra. Loro lo hanno sempre sostenuto in questi mesi difficili tra post polemici e un minutaggio inesistente. Hummels, sotto la gestione Juric, si è visto scavalcare da tutti in un ruolo che lo ha visto padrone d’Europa per svariate stagioni. “Ma se sta bene perché non gioca?”, aveva chiesto Ranieri due giorni dopo il suo arrivo. La fiducia è stata ripagata.
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