Una serata per conquistare tre punti fondamentali in vista della qualificazione ai sedicesimi, una notte per permettere a tanti giocatori di ritrovare fiducia dopo il brutto passo falso di Nicosia o un lungo periodo passato in naftalina. Sotto questa seconda voce, spicca tra tutti il nome di Marin Pongracic, certo protagonista dall'inizio della sfida di stasera contro il Pafos: l'ultima partita giocata da titolare dal croato (ad eccezione dei primi tempi giocati con la sua Nazionale) contro il Portogallo a settembre e con la Primavera all'inizio del mese) risale al 10 agosto, giorno della combattutissima qualificazione della Fiorentina alla fase scudetto della Conference League dopo la vittoria ai rigori sul Puskas Akademia. Un'era geologica fa che verrà interrotta stasera, quando l'ex leccese – già provato con profitto negli ultimi minuti di domenica a Como – riprenderà la maglia dall'inizio in coppia con Martinez Quarta, all'interno di una difesa che davanti a Terracciano sarà completato da Kayode e Parisi sulle fasce (capitan Biraghi ha superato il problema al polpaccio ma partirà dalla panchina).
Per il resto, negli undici che affronteranno la squadra cipriota, non sembrano esserci molti dubbi: al netto delle assenze di Richardson (che sta facendo passi da gigante dopo la sconfitta nel soleo subita con il Marocco) e Gudmundsson (che ritorno in rosa con l'Inter, al più tardi con l'Empoli in Coppa Italia), non sembrano esserci dubbi: in mezzo rivedremo Mandragora, probabilmente in coppia con Adli, visto che Cataldi è ancora da gestire e La priorità di Palladino è avere l'ex laziale al top della forma per la supersfida di domenica contro i Campioni d'Italia. Infine, nella trequarti e in attacco, saranno Ikoné e Sottil, insieme a Beltran schierato al centro, a formare il trio che affiancherà Kouame nel ruolo di prima punta. L'ivoriano, ancora a secco in questa stagione, cerca il gol che manca dal 21 aprile.
Andrea Giannattasio
