Il deputato della LFI Ugo Bernalicis ha messo in guardia i suoi colleghi del campo presidenziale che ha accusato giovedì di ostacolare il dibattito sull'abrogazione della riforma delle pensioni.
Una discussione ad alta tensione. Nella sua nicchia parlamentare, La France insoumise ha deciso di difendere un disegno di legge volto ad abrogare la riforma delle pensioni di Elisabeth Borne.
Di fronte all'“ostruzione” del campo presidenziale, che ha presentato quasi 700 emendamenti per prolungare i dibattiti e allo stesso tempo impedire la votazione sul testo, il deputato Ugo Bernalicis ha voluto mettere in guardia i suoi colleghi.
“Attenzione, i vostri voti saranno pubblici sul sito dell’Assemblea, ci saranno i vostri nomi”, ha avvertito l’eletto ribelle, relatore del testo. Un discorso, interpretato come una minaccia da alcuni parlamentari del campo presidenziale, che ha spinto Naïma Moutchou, presidente della sessione, a sospendere la sessione.
Comportamento “indegno”.
Il vicepresidente dell'Assemblea nazionale, incaricato del buon funzionamento degli scambi, è stato costretto a intervenire in numerose occasioni, poiché giovedì le invettive si sono moltiplicate.
Mathilde Panot, presidente del gruppo LFI, uscendo dall'Aula, ha deplorato il comportamento dei suoi colleghi. “È indegno andare contro la sovranità popolare in questo modo”, ha considerato.
Anche se i dibattiti dovranno fermarsi a mezzanotte, indipendentemente dall'andamento dell'esame del testo, Ugo Bernalicis ha fatto sapere che non ritirerà il suo disegno di legge.
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