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Un’analisi di Nathalie Christen
27.11.2024, 20:29
Riguarda l’imbroglio e il denaro, ma anche la guerra e le sue conseguenze. Oltre ad altre opzioni, il Consiglio federale intende esaminare anche la reintegrazione della Ruag MRO nel DDPS. Questa decisione del governo di riavvicinare il Ruag è doppiamente notevole.
Incoerenze nell’acquisto dei carri armati Leopard 1
Mancanza di informazioni, discrepanze nelle specifiche, controversie legali e accuse di corruzione: c’erano incongruenze intorno all’acquisto di 100 carri armati italiani Leopard 1 che hanno spinto il Consiglio federale a rivedere la forma giuridica della Ruag. Non è ancora del tutto chiaro cosa sia andato storto: un altro rapporto è ancora in sospeso. Ma almeno due rischi dovrebbero ridursi notevolmente se Ruag si avvicinasse nuovamente giuridicamente alla Confederazione:
Da un lato c’è il rischio di imbrogli legati alla ricerca del profitto. La ricerca del profitto è una caratteristica di un’azienda privata, come lo è attualmente la Ruag. In effetti, i carri armati Leo 1 furono originariamente acquistati esclusivamente per trarre profitto dalle loro parti.
D’altro canto, grazie alla vicinanza di Ruag allo Stato, anche il Consiglio federale dovrebbe ricevere informazioni importanti in modo più rapido e affidabile e quindi poter controllare meglio Ruag.
All’improvviso il Ruag diventa interessante per il Consiglio federale
Ma poi dovrà farlo, come già chiede il Parlamento. E anche il Consiglio federale deve assumersi la relativa responsabilità.
Sembra intenzionato a farlo: contemporaneamente alla decisione di avvicinare il Ruag a sé, il Consiglio federale ha anche deciso di elaborare per la prima volta una strategia di politica degli armamenti. Tra le altre cose, vuole rafforzare le principali capacità industriali a beneficio della capacità operativa e di resistenza dell’esercito.
Il fatto che il Consiglio federale presti nuovamente maggiore attenzione all’industria della difesa dimostra ancora una volta quanto sia peggiorata la situazione della sicurezza dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Mentre i politici dopo la caduta del muro di Berlino risparmiavano sull’esercito e volevano privatizzare parzialmente la Ruag, ora stanno disfacendo passo dopo passo questa decisione. Le spese aumentano e Ruag torna improvvisamente interessante per il Consiglio federale.
Nathalie Christen
Redattore della Camera Federale
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Christen è corrispondente al Palazzo federale per la televisione SRF. Lavora per la SRF dal 2002. È stata tra l’altro a capo della redazione del Bundeshaus di Radio SRF ed è stata produttrice di «Arena». In precedenza è stata redattrice del Bundeshaus presso il “SonntagsBlick”.
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