“Non piegheremo il braccio” ai paesi nordafricani, avverte la deputata Brigitte Klinkert

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Il deputato macronista raccomanda in un rapporto “una piattaforma per il dialogo politico”.

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Pubblicato il 26/11/2024 07:45

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Brigitte Klinkert, deputata dell'Ensemble della Repubblica dell'Alto Reno, 8 luglio 2024. (BERTRAND GUAY/AFP)

Paesi del Nord Africa “devono diventare partner della nostra politica migratoria”, stime martedì 26 novembre su franceinfo Brigitte Klinkert, deputata dell'Ensemble della Repubblica dell'Alto Reno, autrice di una relazione parlamentare sulla missione “Immigrazione, asilo e integrazione” della legge finanziaria 2025, lo sottolinea. “ottenimento lasciapassare consolari” (LPC) rilasciato dal Paese di origine della persona espulsa come “un grave ostacolo all’esecuzione degli obblighi di uscita dal territorio francese (OQTF)” In Francia, “in particolare per le persone collocate nei centri di detenzione amministrativa”.

Secondo il rapporto, il tasso di espulsione, cioè la quota di stranieri costretti a lasciare il territorio, è del 19% nell'Unione europea e del 7,5% in Francia. L'assenza di lasciapassare consolari “è davvero il motivo principale”, spiega Brigitte Klinkert. La questione dell'OQTF è tornata al centro delle cronache a settembre dopo l'omicidio di Philippine, ritrovato sepolto nel Bois de Boulogne a Parigi. Il presunto assassino è un marocchino soggetto a OQTF. “Non gli faremo pressioni. Abbiamo bisogno di uno strumento di dialogo che ci permetta di smussare il dibattito sul tema della migrazione”assicura il deputato. “Abbiamo osservato, ad esempio nel 2021-2022, che la pressione su questi paesi attraverso le restrizioni sui visti non ha funzionato e, al contrario, ha degradato la nostra cooperazione con quei paesi”spiega.

Da mesi le relazioni diplomatiche tra Francia e Algeria sono estremamente tese per quanto riguarda i visti, soprattutto mentre è iniziato il dialogo con il Marocco. Il deputato raccomanda “una piattaforma per un dialogo politico strutturato e permanente con questi paesi”. Visita di Emmanuel Macron in Marocco a fine ottobre “ha permesso di rilanciare il dialogo politico e la cooperazione economica” ed è “utile per coordinare meglio con il Marocco i rimpatri dei clandestini”stima Brigitte Klinkert.

Anche il deputato giudica “non efficace” condizionare gli aiuti allo sviluppo al rilascio dei lasciapassare consolari. “Possiamo proporre di aumentarlo o di rallentarlo perché la prima conseguenza a lungo termine del condizionamento dell’emissione dell’LPC sarà quella di peggiorare le condizioni economiche dei paesi in questione e quindi di generare nuova immigrazione domani”. spiega.

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