Il Liverpool di Klopp – L’avversario preferito del Real
Un nuovo o piuttosto vecchio classico?! Mercoledì (ore 21, in TOTALE REALE-Liveticker e su DAZN) Liverpool FC e Real Madrid nella quinta giornata della fase di campionato della Champions League – per la dodicesima volta in totale e per la prima volta nel nuovo formato della classe regina. Un duello che ha una lunga storia, in particolare da tre finali della competizione più importante d’Europa. Il bilancio del Royal contro i Reds finora è estremamente positivo: il Real ha vinto sette partite e ne ha perse solo tre, con un pareggio. I primi tre incontri tra i due grandi club andarono tutti al Liverpool, inclusa la finale di Coppa dei Campioni a Roma nel 1981 – fino ad oggi l’ultima sconfitta finale dei Royal sulla scena europea. Ma dal 2009 il Real Madrid è imbattuto contro i Reds. Negli ultimi dieci anni in particolare, i 19 volte campioni d’Inghilterra sono diventati gli avversari preferiti dei Blancos, che hanno vinto sei incontri su sette dal 2014 e uno è finito in pareggio. In altre parole: nei nove anni di Jürgen Klopp alla guida del Liverpool (dal 2015), il Liverpool è riuscito a ottenere solo un pareggio contro la vincitrice del record di Champions League, mentre il Real ha vinto cinque partite, comprese le due finali di CL nel 2018 a Kiev e nel 2022. a Parigi.
Anche le Merengues hanno un record positivo ad Anfield Road: il Real ha perso solo una volta allo stadio del Liverpool, una partita è finita in pareggio, mentre i campioni di Spagna del record ne hanno vinte due. Così è stato anche nell’ultimo incontro tra i due pesi massimi nella leggendaria sede il 21 febbraio 2023 nell’andata degli ottavi di finale di Champions League, quando Karim Benzema e soci hanno letteralmente travolto la squadra di Klopp dopo essere rapidamente rimasta indietro per 2- 5 e alla fine vincendo 2-XNUMX.
Evoluzione tattica sotto Arne Slot
Sotto Jürgen Klopp, lo stile di gioco del Liverpool FC era caratterizzato soprattutto da un pressante incessante e da un contropiede a sorpresa. Guardare i Reds giocare a calcio a tutto gas sotto la guida del tedesco era solitamente spettacolare: la sua squadra raramente aveva problemi a segnare gol, ma questo spesso andava a scapito della stabilità difensiva. Il “calcio rock’n’roll” del Real Madrid Klopp era il nome del gioco, i Blancos di solito riuscivano a controllare il caos pianificato in campo e diventavano l’incubo di Klopp, soprattutto con le loro due vittorie finali. Potrebbero essere passati solo pochi mesi da quando Arne Slot è diventato il leggendario allenatore tedesco del Merseyside, ma mercoledì scenderà in campo un Liverpool nuovo e diverso. Il Real Madrid aspetta più di quanto la squadra di Carlo Ancelotti sia abituata negli ultimi anni, anche se a livello di organico non è cambiato molto.
Mentre la strategia di pressatura dinamica di Klopp era incentrata sull’eccitazione e sullo spettacolo, la filosofia del 46enne olandese, che in precedenza aveva avuto successo al Feyenoord per tre anni, suggerisce uno stile più raffinato, orientato al possesso palla. Questo approccio è una progressione naturale, che combina l’energia grezza e la convinzione che caratterizzano lo stile di Klopp con precisione e controllo. La metodologia di Slot adotta un approccio calcolato per costruire il gioco: i suoi difensori spesso cercano il contatto con i centrocampisti centrali e promuovono uno stile metodico e calmo che a volte ricorda il gioco di passaggi di Guardiola. Slot è una questione di controllo, struttura, calma e pazienza a centrocampo e di quel momento critico in cui si effettua il passaggio giusto, pur mantenendo l’intensità appassionata che ci si aspetta ad Anfield. Il Liverpool esercita ancora pressione, ma è un approccio leggermente più controllato e cauto, che fa sembrare la squadra molto più stabile in difesa. La squadra ha subito otto gol in dodici partite di Premier League e solo uno in quattro partite di Champions League – entrambe cifre record.
Salah al top della forma sotto slot
Ciò che non è cambiato sotto il nuovo allenatore è l’importanza di Mohamed Salah per il Liverpool FC. È ancora il grande attaccante dell’era Klopp: in 18 presenze in questa stagione, l’egiziano ha segnato dodici gol e fornito dieci assist. Il secondo dato sottolinea anche quanto Salah, nonostante il poker contrattuale in corso, (“Ho più probabilità di andarmene che di restare”ha detto nel fine settimana) ha cambiato il suo gioco in questa stagione – mentre con Klopp sapeva solo la strada da seguire e teneva d’occhio la porta dell’avversario, il 32enne ora gioca un po’ di più come giocatore di squadra e prende parte anche al lavoro difensivo. Per fare un confronto: nelle ultime due stagioni Salah ha realizzato 14 assist ciascuna – nell’arco dell’intera stagione. Allo stesso tempo, però, è più pericoloso che mai. Domenica è stato il veloce attaccante a segnare due gol dopo lo svantaggio di 1:2 a Southampton, ma la sua squadra ha ottenuto la prossima vittoria. Anche il nuovo allenatore è entusiasta: “Sappiamo che possiamo sempre contare su di lui quando le cose si fanno difficili”ha commentato Slot. “Dopo che eravamo sotto 1-2, non pensavo che questo fosse il momento giusto per segnare un gol.”
Salah e Liverpool accolgono il Real Madrid in ottima forma e saldamente ancorato al primo posto in Premier League. La quinta sconfitta consecutiva del Manchester City significa che l’LFC è ora otto punti davanti ai campioni d’Inghilterra con 31 punti. La squadra di slot è anche in testa alla Champions League con quattro vittorie su quattro partite e si presenta quindi con molta fiducia al duello con i Royals. Mercoledì dalle 21 dovrà vincere ad Anfield, dove il Liverpool ha recentemente vinto sette partite di fila. Non sarà facile per il Real, che dopo le due sconfitte nelle prime quattro partite della fase a gironi della CL è sotto enorme pressione e non può permettersi di perdere.
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