La nazionale scozzese, già galvanizzata dai fragorosi successi contro Fiji (57-17) e Portogallo (59-21), e da una onorevole sconfitta contro i campioni del mondo sudafricani (32-15), arriva a vincere contro l'Australia questa domenica di novembre 24.
La Scozia di capitan Sione Tuipulotu ha dato una lezione all'Australia (27-13), sopraffatta in difesa e che ha ottenuto solo una meta di consolazione nel finale di gara, domenica a Murrayfield.
Lo Chardon XV ha prolungato il suo bel mese di novembre, già segnato dai successi contro Fiji (57-17) e Portogallo (59-21), e da un'onorevole sconfitta contro i campioni del mondo sudafricani (32-15).
Si è rituffato nei dubbi dei Wallabies che, dal canto loro, avevano approfittato della tournée europea per rimettersi in salute, contro Inghilterra (42-37) e Galles (52-20), dopo un Mondiale-2023 miserabile e un campionato di rugby mancato quest'estate.
L'Australia ha ridotto il divario alla fine della partita grazie a Harry Potter
A Edimburgo, gli scozzesi hanno messo a segno quattro mete, di cui tre nel secondo tempo di Duhan van der Merwe (51esimo, 17-6), alla sua 30esima in 44 presenze, Josh Bayliss (67esimo, 22-6) e Finn Russell (71esima, 27-6).
I locali hanno lanciato la loro festa offensiva grazie al capitano Sione Tuipulotu (22esimo, 7-3). Il centro di origine australiana, ricevendo un tocco, trafigge facilmente la retroguardia avversaria per appiattirsi davanti agli occhi della nonna scozzese, venuta dall'Australia per sorprenderlo.
L'Australia ha ridotto il divario alla fine del match con Harry Potter, autore di una meta per la sua prima selezione (75esimo, 27-13).
Sabato la squadra guidata da Joe Schmidt affronterà l'Irlanda a Dublino, l'ultima partita prima di ospitare il tour dei Lions britannici e irlandesi la prossima estate.