l'essenziale
Il Coordinamento rurale del Gers ha deciso di mobilitarsi nuovamente. La sua direzione rimane misteriosa, ma questo martedì, 26 novembre, gli agricoltori dovrebbero riprendere il movimento.
La pressione non diminuisce. I sindacati degli agricoltori si preparano ad entrare in una seconda settimana di mobilitazione, alla vigilia delle loro elezioni professionali. Questo è in particolare il caso del Coordinamento Rurale del Gers (CR 32), che vuole mobilitarsi nuovamente a partire da martedì 26 novembre.
“Domani attaccherà molto forte, non posso dirvi dove e da chi, ma attaccherà”, esclama Lionel Candelon. Nonostante gli annunci dell'ex prefetto del Gers, Laurent Carrié, a pochi giorni dalla sua partenza, il presidente del CR 32 vuole tornare in azione.
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Già la settimana scorsa le mobilitazioni avevano segnato il dipartimento. In primo luogo, i Giovani Agricoltori, accompagnati dalla FDSEA, hanno scaricato il contenuto dei loro cassonetti sulle rotatorie e sulle rotatorie del Gers.
Il giorno successivo, CR 32 ha preso il sopravvento chiudendo per due giorni Place de la Libération ad Auch.
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Giovedì 21 novembre alcuni di loro sono andati a parcheggiare in uno degli incroci della rotatoria di Saint-Cricq per filtrare i veicoli. Se le automobili fossero libere di circolare, nonostante i rallentamenti, i mezzi pesanti che trasportano generi alimentari avrebbero dovuto specificare la provenienza delle loro merci.
Una mobilitazione nazionale
Dordogna, Essonne, Alte Alpi: a livello nazionale, la CR ha programmato questa settimana diverse mobilitazioni su larga scala. Nel suo mirino, tra l'altro: la continuazione del blocco dei centri d'acquisto dei distributori, una mobilitazione in un supermercato o addirittura una manifestazione davanti al Parlamento europeo a Strasburgo.
Su appello della FNSEA, anche la JA e la FDSEA del Gers dovranno celebrare l'occasione questa settimana, più probabilmente mercoledì. Ma anche qui gli agricoltori mobilitati vogliono riservare la loro parte di sorprese…
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Queste mobilitazioni arrivano poco meno di un anno dopo una storica mobilitazione dello scorso inverno. Con un anno segnato da scarsi raccolti, i trattori hanno nuovamente raggiunto la città.
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I sindacati agricoli assicurano che non ci sono stati progressi concreti sufficienti rispetto alle richieste dell'anno scorso. Denunciano anche l'accordo di libero scambio sudamericano, Mercosur, che la Commissione europea vorrebbe firmare entro la fine dell'anno.