SCAPPA VIA – “Mi arrabbio perché è un qualcosa che ripetiamo ogni giorno, ogni allenamento e ogni riunione tecnica. In questo calcio dove tutti palleggiano e hanno qualità regalare un uomo è come regalare la partita agli avversari. Ci abbiamo provato con le due punte portandola fino alla fine, ma un episodio del genere contro una Lazio così in condizione non ti permette di fare risultato. Siamo riusciti a fare cose positive per 35 minuti, abbiamo anche calciato in porta, ma l’espulsione ha chiuso la partita. Ci tenevamo a fare la prestazione, è già la seconda espulsione che non ci permette di fare punti e mi auguro che i ragazzi facciano loro questa situazione, è difficile stare in campo in inferiorità numerica. Ora dobbiamo pensare a mercoledì”.
FERGUSON – “Ferguson sta bene dal punto di vista clinico, ora deve aumentare i minuti e il ritmo innalzando la condizione. Quando lo farà avremo a disposizione un grande calciatore, metterlo dentro non era congeniale per questo abbiamo evitato. Sta recuperando e sta tornando”.
CASTRO – “Santi è forte, ha 20 anni e ha tutto per diventare un grandissimo giocatore. Lo ha dimostrato facendo una partita diversa, si è messo a disposizione con un grande sacrificio che è una grande dote per un calciatore così giovane. È forte, ha margini enormi di miglioramento e per la testa che ha credo che abbia davanti a sé un enorme futuro”.
CAMPIONI – “Il pensiero è già a mercoledì, mi dispiace per la fatica fatta, che è tripla visto che siamo rimasti in 10. Ci teniamo tanto a fare risultato in casa in Champions, dobbiamo limare qualche dettaglio e non fare errori. Massima attenzione su tutto, cercheremo di portarla mercoledì contro il Lille”.
ASPETTI NON PIACIUTI – “Sono uno che pone attenzione ogni giorno su questo argomento, per me con l’espulsione si chiude la partita. Abbiamo retto fino al gol loro, poi la Lazio si è sciolta. Per me per 35 minuti abbiamo fatto una buona partita contro una squadra in grande salute, sapevamo di doverci sacrificare in parità numerica, a maggior ragione in inferiorità numerica. Se regali un uomo è solo difesa a oltranza per arrivare al 90esimo, non siamo riusciti ad arrivarci. Mi dispiace anche aver speso così tante energie prima di una partita importantissima come quella di mercoledì”.
LAZIO – “Questa Lazio ha giocatori forti, l’allenatore ha trovato la chiave per farli esprimere bene. Fanno risultati in coppa e in campionato, c’è grande entusiasmo e fiducia, quando arrivi qui è difficile ottenere risultati. L’ambiente spinge e i giocatori di livello hanno la personalità per trascinare la squadra. In panchina ne parlavamo, era già tosta in parità numerica ma complimenti alla Lazio. C’è ancora una vita davanti, ma in questo momento la Lazio è una squadra pericolosa e che sta bene”.
CAMBI – “Non volevamo lasciare un’unica punta in balia dei loro difensori, avere così due attaccanti per provare a ripartire con tre centrocampisti che potevano tenere la palla e gestire il ritmo. Fino al gol non avevamo rischiato nulla, sbloccato il risultato si è sbloccata la testa della Lazio e ci hanno messo in difficoltà. Con l’Atalanta abbiamo lasciato un’unica punta, abbiamo usato le due punte e abbiamo cercato di avere la possibilità di mettere in difficoltà la Lazio fino alla fine ma non ci siamo riusciti”.
DIFESA – “Mi fa piacere che sottolinei la solidità fino al 35esimo, da dopo è diventata dura e parlare di un 3-0 dopo che eravamo in grande crescita mi dà fastidio. Eravamo convinti di venire qui e fare prestazione, fermare questa crescita e questa solidità mi dà fastidio. Dobbiamo imparare la lezione e non deve accadere di frequente perché è dura. Urbanski, Iling, Dominguez, Castro, Fabbian sono tutti giovani e forti ma che devono crescere, hanno tanto da imparare ma è un piacere lavorare con questi ragazzi. Siamo sulla strada giusta, qualche errore può capitare, se ne capitano meno di attenzione e di concetto è meglio perché sono gli errori che fanno arrabbiare gli allenatori. Sto soffrendo per questa partita, abbiamo tante competizione e ci prepareremo per le prossime”.
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