La rivista 303 rischia la fine delle sue pubblicazioni. Éditions 303 è stata appena informata di un’allarmante decisione di bilancio: il progetto di bilancio 2025 sottoposto al voto del Consiglio regionale il 19 dicembre prevede una drastica riduzione del 50% della sovvenzione al funzionamento, prima della sua completa cessazione nel 2026. Questa decisione minaccia direttamente l’esistenza della rivista 303 Arts, Recherches, Créations, proprio nel momento in cui celebra il suo 40° anniversario.
La rivista 303, emblematica ed essenziale
Creato nel 1984 sotto la guida di Olivier Guichard, 303 è uno dei quattro pilastri fondatori della politica culturale dei Paesi della Loira, insieme all’ONPL, all’Abbazia reale di Fontevraud e al Théâtre Régional des Pays de la Loire. Questo trimestrale, pioniere dei furfanti in Francia, riflette da quattro decenni la ricchezza culturale e patrimoniale della regione, adattandosi agli sviluppi sociali e garantendo l’indipendenza editoriale.
Un vettore di trasmissione unico
Magazine 303 è molto più di una rivista: è uno spazio di riflessione e creazione approfondita, che mobilita le competenze di specialisti nelle scienze umane e sociali, ma anche di artisti, scrittori, fotografi e illustratori. Esplorando i paesaggi, i siti e le storie locali dei Paesi della Loira, 303 intreccia un legame diretto tra la cultura regionale e i suoi abitanti. Attraverso il suo modello economico sostenuto dalla Regione, rende questo patrimonio accessibile a quante più persone possibile, attraverso un prezzo di vendita inferiore al suo valore reale.
Nel 2014 l’associazione diventa Éditions 303, ampliando la sua portata con copubblicazioni annuali (da 8 a 10 titoli) in collaborazione con strutture e comunità culturali, tra cui la Regione.
Il 303, infatti, promuove e diffonde i lavori dell’Inventario Generale dei Beni Culturali, unica competenza obbligatoria della Regione in campo culturale.
La rimozione dei finanziamenti dall’associazione colpirebbe un’intera rete di partner regionali, mettendo in discussione progetti già in corso.
Un motore economico per i territori
Con i suoi cinque dipendenti fissi, 303 gestisce un ecosistema regionale dinamico. Le sue attività sostengono e danno vita ogni anno:
• 200 autori (editori, fotografi, illustratori, grafici);
• 400 referenze tra libri e riviste, distribuite attraverso 600 punti vendita (librerie, case editrici, boutique culturali);
• 30 partner editoriali tra comunità e strutture culturali.
Partecipando a più di 60 eventi all’anno (fiere, congressi, esposizioni), 303 contribuisce all’influenza regionale ben oltre i confini dei Paesi della Loira.
Un appello alla mobilitazione per salvare la rivista 303
Mettere in pericolo la rivista 303 equivale a indebolire un anello fondamentale della trasmissione culturale e una rete territoriale di saperi. Tutta la sua economia, derivante dai sussidi e dalle vendite regionali, è ridistribuita localmente ai professionisti del libro e della cultura (tipografi, librai, correttori di bozze, fotoincisori, grafici, trasportatori, ecc.).
Chiediamo ai funzionari eletti e alle parti interessate locali di mobilitarsi per mantenere il sostegno finanziario per 303. Preservare questa rivista significa proteggere un patrimonio vivente, uno strumento unico di analisi e creazione, nonché un collegamento essenziale tra i cittadini e la loro regione.
«Non annoiarmi con la politica, l’unica cosa che mi interessa è lo stile. »James Joyce
Olivier Guichard, presidente della regione Paesi della Loira, fondatore della rivista 303, scriveva in occasione della pubblicazione del primo numero nel 1984.
“La Regione Paesi della Loira non è soltanto una realtà amministrativa, economica o sociale. È anche, da Mamers o Lassay a Luçon e da Montsoreau a Croisic, un gruppo di paesi con culture a volte contrastanti e creatori spesso poco conosciuti. Entrambi sono finora privi di mezzi espressivi.
La rivista “303” si propone di colmare questa lacuna. Per la prima volta una regione si dota di uno strumento di qualità, sia nei termini che nella forma, aperto alla ricerca e alla tradizione e attento alla fantasia. .303″ farà così conoscere, non senza a volte sorprendere, dentro e fuori i confini amministrativi dei cinque dipartimenti, ciò che fanno gli uomini e le donne dell’Occidente affinché la vita sia anche uno stile…”