L’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite afferma che la sua decisione è “basata sul numero crescente e sulla continua diffusione geografica dei casi”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) afferma che manterrà l’allerta per la malattia ai massimi livelli in un contesto di aumento dei casi.
Un comitato dell’OMS composto da una dozzina di esperti indipendenti ha preso la decisione in una riunione tenutasi a Ginevra venerdì, tre mesi dopo che l’OMS aveva dichiarato per la prima volta un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza globale in agosto.
L’OMS ha affermato che la sua decisione è “basata sul numero crescente e sulla continua diffusione geografica dei casi, sulle sfide operative sul campo e sulla necessità di organizzare e sostenere una risposta coesa tra paesi e partner”.
Quest’anno si è registrato un aumento dei casi di vaiolo, concentrati prevalentemente nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e nei paesi limitrofi.
Un primo lotto di vaccini è stato lanciato il mese scorso e sembra aver avuto un impatto sul contenimento dei casi di questa malattia altamente contagiosa, ma l’agenzia delle Nazioni Unite è in attesa di prove sostanziali per discutere l’impatto delle vaccinazioni.
L’organismo di vigilanza sanitaria dell’Unione africana ha avvertito alla fine di ottobre che l’epidemia di vaiolo non era ancora sotto controllo e ha chiesto maggiori risorse per evitare una pandemia che, a suo dire, potrebbe essere potenzialmente peggiore di quella del Covid-19.
Il virus è generalmente lieve, ma in rari casi può essere fatale.
Si ritiene che l’anno scorso il virus Mpox abbia ucciso centinaia di persone nella RDC e altrove, diffondendosi anche in Burundi, Kenya, Ruanda, Nigeria e Uganda, causando un’emergenza a livello continentale.
La malattia può diffondersi attraverso il contatto ravvicinato con una persona infetta, l’attività sessuale o la respirazione di particelle infette. Il virus quindi si replica e si diffonde ai linfonodi, facendoli gonfiare prima di diffondersi ulteriormente e causando eruzioni cutanee o lesioni.