Si tratta di un processo mediatico che si è aperto mercoledì mattina presso il tribunale penale di Melun, quello di Pierre Palmade. Il comico è sotto processo per aver causato un incidente stradale nel febbraio 2023. Allora guidava sotto l'effetto di droghe. Nell'auto che ha investito, tre persone sono rimaste gravemente ferite : un uomo di 38 anni, suo figlio di 6 anni e la cognata che era incinta di 6 mesi e che aveva perso il bambino in seguito allo shock.
Di fronte alle parti civili è stato un uomo congelato a presentarsi per la prima giornata del suo processo. Pierre Palmade è ora in astinenza. Il suo volto è meno livido ma è provato, quasi paralizzato durante le tre ore di udienza. Il comico ascolta, con lo sguardo fisso a terra, l'avvocato della parte civile chiedere al tribunale che i dibattiti siano estesi all'omicidio colposo del fetoè morto a causa dell'incidente. Una richiesta respinta.
Conseguenze fisiche e mentali per le vittime
Pierre Palmade alza lo sguardo quando Yuksel, che era alla guida dell'auto colpita, si alza con difficoltà. Lo segue con lo sguardo mentre si avvicina al bancone, una stampella nella mano destra, il braccio sinistro al collo. Quest'uomo robusto parla poi della sua vita. Una vita di dolore e farmacima anche quella di suo figlio, monitorato psicologicamente.
È stata poi la volta della cognata, anche lei nell'auto colpita. Racconta di una gravidanza miracolosa, del trasloco perché aveva bisogno di qualcosa di più grande, poi di questo buco nero e della negazione. All'ospedale, si convince che sua figlia stia solo dormendo. Il suo bambino, che ha potuto tenere tra le braccia, è finalmente sepolto. Due mesi fa la giovane ha avuto un'altra bambina, che ama ma non riesce a tenere tra le braccia. In seconda fila i suoi cari accompagnano le sue lacrime.
Questo mercoledì pomeriggio è intervenuto a sua volta Pierre Palmade. È tornato in sé le circostanze che hanno portato all’incidentedi cui dice di non avere memoria, e i suoi anni di dipendenza dalla droga. Il comico si è rivolto anche direttamente alle vittime per la loro”chiedi perdono dal profondo del tuo essereRischia fino a 14 anni di reclusione e una multa di 200.000 euro.