21 mesi dopo l'incidente, mercoledì 20 novembre si è aperto a Melun il processo contro Pierre Palmade. Il 10 febbraio 2023, alla fine della giornata, dopo aver consumato narcotici, il comico si è messo al volante provocando un violentissimo scontro frontale. Nell'auto che arrivava di fronte, tre persone sono rimaste gravemente ferite, tra cui una donna incinta che ha perso il bambino.
Era un uomo segnato quello che si è presentato davanti ai giudici questo mercoledì. Come una statua di cera, Pierre Palmade sta dritto, pallidissimo sotto i lampi crepitanti. Seduto tra i suoi avvocaticon uno sguardo vuoto, uno sguardo smunto, si avvicina al palco a questo punto dichiarare semplicemente la sua identità con voce sottile e incerta, poi si siede di nuovo.
Non si muoverà di un centimetro per tutta la mattina, occhi fissi sulle vittime che testimoniano sul banco dei testimoni. Prima l'autista della Mégane, poi la giovane donna che ha perso il bambino. Bruna, capelli lunghi, tutta vestita di nero, è venuta al banco dei testimoni per testimoniare in lacrime: “Mia figlia, l'ho vista, era intera, le ho contato le dita”, dichiara.
Ma nonostante le osservazioni del suo avvocato, è impossibile processare Pierre Palmade per omicidio colposo. Impossibile modificare la giurisprudenza semplicemente perché il gip ha respinto questo reato, Non verrà nemmeno esaminato in udienza.
Oggi la giovane sembra avere difficoltà a riprendersi; ha un altro bambino di due mesi e mezzo, e anche una bambina. “Assomiglia alla sua sorella maggiore che non è mai nata”, assicura.
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