“È un test mentale”

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NOS ieri, 19:41

Ronald Koeman deve scavare un po’. Ma da allenatore della nazionale olandese non ha mai schierato undici nuovi giocatori in una partita consecutiva. “Uff, non credo, no.”

Domani potrebbe fare un’eccezione nell’ultima partita del girone della Nations League contro la Bosnia ed Erzegovina. “Potrebbe essere possibile, sì. Vogliamo iniziare con giocatori in forma al 100%”, ha detto Koeman a Sarajevo.

Koeman sulla partita contro la Bosnia-Erzegovina: ‘Affrontare questa partita è un test mentale’

Non c’è più molta posta in gioco per la squadra olandese. Grazie alla vittoria per 4-0 sull’Ungheria, l’Olanda è arrivata seconda nel girone. Ciò significa che hanno raggiunto i quarti di finale della Nations League, in cui Spagna, Portogallo e Francia sono gli avversari.

E così domani al calcio d’inizio potrebbero comparire nomi come Justin Kluivert e Devyne Rensch. Chi giocherà comunque è Teun Koopmeiners, ha indicato Koeman.

Virgil van Dijk e Frenkie de Jong non ci sono più in Bosnia. Sono partiti presto rispettivamente per Liverpool e Barcellona per riposarsi un po’.

“Virgil si è allenato separatamente per diversi giorni la scorsa settimana. E Frenkie ovviamente non può giocare due partite di fila. Nella sua situazione è meglio che ritorni al club, invece di sostituirlo per qualche minuto in più. non è più necessario.”

“E questo è possibile. Volevamo essere primi o secondi nel girone. Adesso è una certezza. Ma ciò non significa che domani non faremo nulla a riguardo.”

“E’ anche un test mentale, come si affronta una partita del genere quando il risultato non conta più. Ho detto al gruppo: se giochi per la Nazionale olandese devi essere orgoglioso e tutto ti toglie di mezzo” guardaroba.”

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“Per un allenatore, questi sono ottimi momenti per trarre conclusioni in vista della prossima partita internazionale. L’impressione che si lascia con la nazionale olandese è semplicemente molto importante. Forse a volte anche più importante che nelle partite dei club”.

Capitano orgoglioso

Anche Stefan de Vrij resta motivato. Contro la Bosnia il difensore indosserà la fascia da capitano perché sono assenti i primi tre capitani: Van Dijk, De Jong e Nathan Aké. Dopodiché è il giocatore con più presenze. E secondo la logica di Koeman gli verrà quindi concesso il cambio di cintura.

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“Sono orgoglioso? Sì, assolutamente, questo non cambierà mai”, ha detto De Vrij. “È un grande onore rappresentare il tuo Paese. E se puoi anche guidare i ragazzi, allora è molto bello”.

De Vrij, che gioca per l’Internazionale italiana, sabato non ha giocato contro l’Ungheria. “Sì, è stata una delusione. L’allenatore fa le sue scelte ed è un suo diritto. Devo accettarlo. E l’ho fatto. Facciamo tutto il possibile per chiudere bene questo periodo internazionale”.

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