Degno finalmente il numero 1 a sinistra?

Degno finalmente il numero 1 a sinistra?
Degno finalmente il numero 1 a sinistra?
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Thomas Siniecki, Media365: pubblicato lunedì 18 novembre 2024 alle 17:47.

Scintillante per la qualità dei suoi caviali, tra l'altro, Lucas Digne non è mai stato il numero 1 nel suo ruolo nella squadra francese.

Un terzino che sa crossare aiuta. Il detto non vale necessariamente per Jules Koundé, che ha fatto progressi nel settore, ma c'è ancora un mondo in questo settore con Lucas Digne, specialista esclusivo del ruolo. Al di là dei calci piazzati, lui che è stato doppietta di Adrien Rabiot in Italia (1-3) – su calcio d'angolo e punizione – poi mezzocannoniere (1-3), le sue qualità di centrale fanno quasi rimpiangere il ritiro in Nazionale di Olivier Giroud a cui sarebbero piaciuti questi palloncini. Ma Lucas e poi Theo Hernandez hanno ovviamente mostrato altre qualità nel corso delle stagioni precedenti, che giustificavano perfettamente il loro status di titolari quasi indiscutibili.

“Ci lavoro tutte le settimane (…) Sono in selezione da tanto tempo e questo non mi era mai successo”

Ma non è più così, e per quanto riguarda le sue predisposizioni di formidabile contropiede, Digne forse non è al livello dei fratelli Hernandez in gran forma, ma fa anche il suo lavoro ed è coerente com'è stato durante tutta la sua carriera. Pur sapendosi difendere.

E quindi mettere a segno dei calci di punizione diretti dalla lunga distanza piuttosto pazzeschi, una merce sempre più rara nel calcio moderno. Il gol purtroppo non fa per lui, “non è bello per il portiere, gli dà anche un brutto dato statistico ma diciamo che ho fatto il 50% del lavoro” (commento riportato da RMC Sport): “Io lavoro questo ogni settimana Quando ho visto che faceva due passi per lasciare il lato aperto, ho detto a Christopher Nkunku che avrei sparato. Difficile fare di meglio per la sua 50esima selezione: “Sono orgoglioso della mia carriera, ho vissuto una bella serata e una bella partita: giocare a San Siro pieno contro l'Italia, non capita da tutti i giorni. Sono in selezione da molto tempo e questo non mi è mai successo, quindi volevo davvero approfittarne. Il gruppo vive bene e si sta costruendo”. E il suo ruolo sarà forse più importante del previsto per l'uomo che, convocato per la prima volta nel 2014, è stato il nazionale più longevo in questa selezione di novembre.

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