L’Italia è stata sconfitta domenica sera a San Siro per tre gol a uno in casa da una Francia senza alcune delle sue più grandi stelle, cosa che è costata anche alla squadra di Luciano Spalletti il primo posto nel girone della Nations League, a vantaggio degli ospiti.
Ecco tre spunti di riflessione dopo una serata deludente per gli Azzurri.
Da dove vengono i problemi contro la Francia?
In difesa, soprattutto su calci piazzati. La Francia ha segnato su Calcio d’angolo dopo due minuti, su punizione diretta al 33′ e poi di testa su punizione dopo il 67′. Tutti gli ultimi sei gol segnati contro l’Italia sono arrivati tutti su calci piazzati, quattro con Guglielmo Vicario in rete e doppietta con Gianluigi Donnarumma.
Ci sono stati problemi evidenti anche dall’altra parte del campo, poiché Mateo Retegui ha faticato a farsi coinvolgere in entrambe le ultime due partite della fase a gironi della Nations League. Ha toccato solo 14 volte la palla e non ha registrato nessun tiro, e nonostante l’Italia avesse quattro centrocampisti in campo, quel legame cruciale con l’attaccante non è mai arrivato.
L’Italia ha sottovalutato la Francia?
Nel complesso, l’Italia è apparsa un po’ lenta rispetto ad alcune delle precedenti partite della Nations League, forse quando era un po’ più motivata dopo un’estate difficile in Germania. Forse erano un po’ troppo rilassati sapendo che una sconfitta con un gol sarebbe stata sufficiente per qualificarli come vincitori del girone.
Forse hanno leggermente sottovalutato una Francia che era appena stata fermata 0-0 in casa da Israele e una squadra che era senza Kylian Mbappe, Antoine Griezmann, N’golo Kante e Theo Hernandez.
In ogni caso, l’Italia generalmente sembrava più lenta con la palla, meno creativa a centrocampo, meno propensa a segnare e più propensa a subire per la maggior parte, e questo non avrebbe dovuto essere il caso dopo una campagna così forte della Nations League prima di allora.
Un piccolo intoppo non dovrebbe rovinare una campagna altrimenti positiva
No, non è stata la più grande prestazione dell’Italia contro la Francia, ma riflettendoci, la stagione della Nations League nel suo insieme è stata un’esperienza straordinariamente positiva per gli Azzurri. Sono rimasti imbattuti per cinque partite, comprese le vittorie esterne contro Francia, Belgio e Israele, e nella maggior parte di quelle partite sembravano una squadra completamente diversa da quella che era stata eliminata dagli Europei agli ottavi di finale in estate.
Qualunque sia il motivo, domenica sera non ha funzionato, ma guardando gli aspetti positivi, il sistema consolidato di Spalletti ha aiutato la stragrande maggioranza dei giocatori chiave dell’Italia, c’è una forte spina dorsale al centro della difesa e a centrocampo e c’è ancora molto tempo per sistemare le restanti questioni prima del prossimo grande torneo tra 18 mesi.