Carole Bouquet ripercorre cinque dei suoi film iconici: “Interpretare il ruolo di una James Bond Girl non è proprio una dedica”

Carole Bouquet ripercorre cinque dei suoi film iconici: “Interpretare il ruolo di una James Bond Girl non è proprio una dedica”
Carole Bouquet ripercorre cinque dei suoi film iconici: “Interpretare il ruolo di una James Bond Girl non è proprio una dedica”
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Solo per i tuoi occhi

“È molto strano perché questo film viene visto costantemente, il che significa che tocca molte generazioni. Ho bambini fino a persone molto anziane che mi chiedono autografi con foto risalenti a quell’epoca. Questo è molto sorprendente.

Ma si sa, non è proprio una dedizione interpretare il ruolo di una James Bond Girl. Se lo facessi adesso, lo prenderei con molto più umorismo. Ma all’epoca avevo 20 anni e non mi divertivo molto. Avrei dovuto ma in realtà volevo fare cose più serie. Non avevo realizzato quanto fosse prezioso anche un ruolo del genere.

D’altro canto, per fare un film del genere bisogna avere il senso dell’umorismo. Ci sono moltissimi effetti speciali e non sono gli stessi di oggi (ride). Quando devi girare in costume da bagno davanti a una brocca d’acqua per far sembrare che stai nuotando, devi saper restare seria. Oppure quando sei a quattro zampe su un set enorme con Roger Moore per farti credere che stai scalando una montagna, è irresistibile. Stavamo ridendo, ma lo abbiamo nascosto perché non erano primi piani.”

Grossa stanchezza

“Un film magnifico di Michel Blanc. Non posso credere che se ne sia andato, sembra davvero un brutto scherzo. La sceneggiatura scritta da Bertrand Blier è straordinaria. È un ricordo magico pieno di risate con Michel. Ci vedevamo spesso fuori dalle riprese e abbiamo riso tanto. Un giorno mi ha detto: ‘C’è qualcosa di seriamente sbagliato nella donna che vedo sullo schermo rispetto a quella con cui sto parlando’. È vero che fino ad allora facevo cose abbastanza serie e i registi lo facevano Non pensare a me per una commedia, perché mi conosceva molto bene. È stato lui a permettermi di fare una commedia per la prima volta. Ci siamo divertiti così tanto che è stato difficile per me mantenere la mia serietà in certe scene perché era così divertente e dotato, giuro che quando sei di fronte a me, è molto difficile non ridere, sono un ottimo membro del pubblico e rido molto facilmente.

Troppo bello per te

“È un film splendido. È un regalo che Bertrand Blier mi ha fatto con testi e immagini ammirevoli. È un film molto, molto bello, non c’è altro da dire.”

Lucia Aubrac

“La conoscevo bene e ho avuto la fortuna di poter cenare con lei. Un giorno mi hanno anche sgridato perché non ero stata votata. Lei mi ha detto: ‘Non credi di essere permetterai a te stesso di non andare a votare mentre io lottavo perché tu avessi il diritto di voto’. Le ho detto che non lo avrei fatto più.

Era affascinante e deve aver affascinato tutti i suoi studenti perché insegnava storia. Al contrario, suo marito era molto calmo. Insieme formavano una coppia focosa.”

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