“La Procura ha avuto la parola. Ed è stato spietato” riassume il quotidiano svizzero Clicca. Mercoledì 13 novembre presso il tribunale di Parigi la pubblica accusa ha formulato i suoi atti contro i 25 imputati nel caso degli assistenti parlamentari del Raggruppamento Nazionale (RN).
La procura ha chiesto in particolare cinque anni di carcere, di cui due chiusi, per la capo dei deputati della RN, Marine Le Pen, accompagnati da cinque anni di ineleggibilità con esecuzione provvisoria – ciò significa che il ricorso non sospenderà l'applicazione della pena.
Abbastanza per far scorrere l'inchiostro. Se il tribunale deciderà di seguire l’accusa nel suo verdetto – previsto per l’inizio del 2025 – “l’ex candidato alle elezioni presidenziali del 2012, 2017 e 2022 non potrebbe quindi ricandidarsi nel 2027”ricorda il quotidiano svizzero.
Erede designato ma contestato
Marine Le Pen – “chi nega qualsiasi illecito”, specifica il BBC – ha immediatamente qualificato le richieste come“eccesso”e “ha accusato l'accusa di volere 'rovine' il Raduno Nazionale”.
Lo aggiunge l'emittente pubblica britannica “Il presidente della RN, Jordan Bardella, che non è coinvolto nel processo, ha descritto le richieste dell'accusa come“attacco alla democrazia” in un post su.
Resta quello