Un vero e proprio “colpo di massa”. Durante il consiglio comunale della città di Rennes del 14 ottobre, il sindaco Nathalie Appéré si è detto allarmato per le restrizioni di bilancio imposte alle comunità dalla legge finanziaria approvata dal governo.
Colui che è anche presidente di Rennes Métropole ne ha parlato giovedì 14 novembre all'apertura del consiglio metropolitano: “Ciò che il governo chiede agli enti locali è di pagare il conto degli ultimi sette anni di gestione della ' Stato. E rischia di asfissiarci finanziariamente anche se partecipare al risanamento dei conti pubblici non è un’aberrazione. Eravamo pronti, ma non in tali proporzioni, né in così poco tempo e con assenza di dialogo. »
“14,4 milioni di euro di risparmio, inaudito”
Le 450 comunità più grandi del paese, tra cui la città di Rennes e la Metropolis, riceveranno così una quota pari al 2% dei loro ricavi operativi. Verrà congelata anche la quota dell'Iva pagata dallo Stato, che avrebbe dovuto aumentare meccanicamente l'anno prossimo. Aumenteranno di quattro punti anche i loro contributi al Fondo nazionale di previdenza degli agenti degli enti locali. In totale, Rennes Métropole dovrebbe perdere 14,4 milioni di euro del suo bilancio. “Mai visto prima”, insiste Nathalie Appéré. Ciò equivale a eliminare la nostra rete di trasporti pubblici per metà dell’anno.
Tuttavia, questo disegno di legge è stato respinto dall’Assemblea nazionale in prima lettura martedì 12 novembre. Con questo rifiuto senza precedenti, le autorità locali, compresa Rennes Métropole, non sanno ancora in che salsa verranno mangiate.
“Abbiamo bisogno di più dati”
Il rapporto sull'orientamento di bilancio di Metropolis sarà presentato il 19 dicembre, durante l'ultimo consiglio dell'anno, prima della votazione sul bilancio nel gennaio 2025. “Vista l'instabilità politica che regna a livello nazionale, è ora” è impossibile sapere quale forma definitiva assumerà la legge finanziaria 2025, e quindi misurare con precisione la portata delle bastonate del governo nei confronti degli enti locali”, precisa Rennes Métropole. Come indica un eletto metropolitano, “ci vorrà tempo per trovare la formula “migliore”, dove mancano ancora i dati. »
“Di fronte a scelte dolorose”
Una cosa è certa: il presidente del Rennes Métropole si aspetta un grande shock. E avverte: “Ci troveremo di fronte a scelte dolorose. Quali servizi pubblici dovrebbero essere degradati? Quali aiuti dovrebbero essere rimossi? Dovremo abbandonare i nostri investimenti nell’edilizia abitativa? Ai nostri investimenti che strutturano il territorio, che consentono la sua trasformazione ecologica e il suo adattamento ai cambiamenti climatici? »