l'essenziale
Mentre dal 19 al 21 novembre si aprirà a Parigi il 106esimo congresso dei sindaci di Francia, il sindaco di Blagnac, Joseph Carles, decide finalmente di non presenziare. Il funzionario eletto sottolinea i devastanti tagli al bilancio per le comunità.
Mentre molti sindaci e presidenti di comuni preparano le valigie per recarsi al congresso dei sindaci di Francia la prossima settimana a Parigi, Joseph Carles non sarà in viaggio. Con questo gesto simbolico, il sindaco del PRG di Blagnac critica “una legge finanziaria di incredibile brutalità”.
Prima di prendere la sua decisione, Joseph Carles e il suo gabinetto hanno fatto i conti. Il viaggio nella capitale per il congresso costerebbe al Comune solo 4.500 euro. Una somma quasi aneddotica, rispetto alle misure di risparmio che potrebbero essere richieste alla città con la nuova legge finanziaria. Ogni anno Blagnac dovrebbe privarsi di “tre milioni di euro” nei suoi bilanci. Lì il consigliere vede rosso. “Lo Stato vuole chiedere alle comunità di ripagare il debito che esso stesso ha creato”, afferma Joseph Carles.
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Pertanto, l'assenza di una delegazione di Blagnac al congresso dei sindaci risponde in parte all'ingiunzione dello Stato alle comunità di stringere la cinghia. Joseph Carles ironizza: “Non esiste una piccola economia”. Ma il messaggio rimane lo stesso. Il sindaco della città dal 2017 non si reca a Parigi per esprimere pubblicamente il suo “disaccordo con le decisioni dello Stato”.
Che impatto a Blagnac?
I comuni stanno già quantificando la riduzione dei bilanci comunali e i risparmi da realizzare. A Blagnac sono tre milioni in meno ogni anno. Tuttavia, Joseph Carles presenta una situazione sfumata. Quest'ultimo si affida alla “gestione proattiva delle assunzioni in municipio” per risparmiare denaro. Comprendi che non tutti i pensionamenti vengono sistematicamente sostituiti. Una misura che esiste già in città “da tre anni”, secondo Joseph Carles.
Il magistrato capo del comune occidentale di Tolosa annuncia però che “i sussidi alle associazioni non saranno ridotti” nel 2025, nonostante i budget ridotti annunciati. Lo stesso vale per i crediti concessi ai bambini e ai giovani, che non dovrebbero essere tagliati. Nessun rinvio previsto neanche per i lavori intrapresi in città.
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Joseph Carles attribuisce questa continuità alla “robustezza finanziaria” di Blagnac. Il sindaco però non nasconde le sue preoccupazioni sul medio termine. “Possiamo resistere così per un anno, ma dopo non sappiamo dove andremo”, si arrabbia.
Infine, se l'eletto rifiuta di presentarsi al congresso dei sindaci, si dice comunque “fiducioso che le associazioni degli eletti” guideranno la lotta contro il governo. Con, in vista, la speranza di ottenere bilanci più clementi per gli enti locali.