In Francia Marine Le Pen, come dicevamo prima, potrebbe vedere la sua carriera politica finire improvvisamente. Pesantissime le richieste della Procura nell’ambito della vicenda di malversazione di fondi europei da parte del Raggruppamento Nazionale. Contro l’ex candidato alla presidenza il pubblico ministero ha chiesto 5 anni di carcere, di cui 2 pene detentive. E soprattutto 5 anni di ineleggibilità con esecuzione immediata.
Da diverse settimane, Marine Le Pen e altri 24 dirigenti del Rassemblement National, ex Fronte Nazionale, erano sotto processo per appropriazione indebita di fondi pubblici a danno del Parlamento europeo. Con, cito il Pubblico Ministero, contratti artificiali per gli assistenti parlamentari per risparmiare i soldi del partito.
Per diverse ore, l’accusa ha spiegato dettagliatamente il funzionamento di un sistema che è durato dal 2004 al 2016. Il partito ha assunto personale che avrebbe dovuto lavorare a Bruxelles o a Strasburgo per i suoi deputati. Quando in realtà erano di stanza a Parigi, al servizio del partito. Il danno ammonterebbe a più di 600.000 euro.
Naturalmente Marine Le Pen si è difesa affermando che il suo lavoro non era fittizio. Ma l’accusa si è basata su una lunga indagine di polizia che, ai suoi occhi, ha dimostrato il contrario.
Diversi shock
“Siamo qui in un forum giudiziario e la legge vale per tutti“, ha insistito il pubblico ministero, chiedendo che venga applicata la pena prevista contro Marine Le Pen una volta condannata. Anche se la tre volte candidata alle presidenziali ha presentato ricorso. Marine Le Pen, che è lei stessa avvocato, si aspettava severe requisizioni. Aveva previsto una multa di 300.000 euro e addirittura cinque anni di carcere, comprese due pene detentive.
I suoi difensori avevano già pensato di chiedere un aggiustamento della pena detentiva, magari un braccialetto elettronico. È quindi molto improbabile che si ritroverà mai dietro le sbarre. D’altra parte, il suo campo è stato sorpreso dalla menzione, mercoledì, di una legge dell’11 dicembre 2013 che prevede che qualsiasi funzionario eletto riconosciuto colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici debba essere inflitto una pena di ineleggibilità di cinque anni. Primo shock.
Secondo choc: queste le richieste di applicazione immediata della pena, anche in caso di ricorso dell’imputato. Il pubblico ministero ha giustificato queste disposizioni eccezionali con il fatto che, da anni, l’Raggruppamento Nazionale ha intensificato le sue tattiche dilatorie per prolungare il processo. Concretamente, anche se potesse continuare a esercitare il suo mandato di deputata una volta condannata, Marine Le Pen non potrebbe più candidarsi a nessuna elezione per cinque anni.
Non si tratta quindi di contestare le elezioni presidenziali del 2027. Furiosa, ha dichiarato ai giornalisti che l’unica cosa che interessava alla procura era che Marine Le Pen potesse chiedere la sua esclusione dalla vita politica. Se mai la Corte seguisse il Pubblico Ministero, il prossimo candidato presidenziale del partito potrebbe chiamarsi Bardella o Le Pen. Marion Maréchal Le Pen.
marine le pen rn Francia jordan bardella