Con Donald Trump tutto è prima di tutto un affare di famiglia. Quando il presidente eletto degli Stati Uniti è salito sul palco di Palm Beach, in Florida, per celebrare la sua vittoria, nella notte tra martedì 5 e mercoledì 6 novembre, erano tutti lì. Sua moglie Melania, che ha baciato ringraziando i suoi tanti figli e i loro coniugi. “Eric, Ivanka, Tiffany, Baron, Lara, Jared, Kimberly, Michael, grazie a tutti, che aiuto! »ha proclamato Trump.
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La ruota gira nella famiglia di Trump: Ivanka e suo marito, Jared Kushner, che ha avuto una notevole influenza durante il suo primo mandato, erano presenti ma si sono chiaramente ritirati dalla “ditta” dopo l'assalto al Campidoglio, a Washington il 6 gennaio 2021 . Per il momento, è più il figlio Eric, sposato con Lara Yunaska, divenuta, all'inizio del 2024, patrono del Comitato Nazionale Repubblicano.
Dietro la famiglia apparivano illustri sconosciuti. Donald Trump ha suggerito, invano, che Susie Wiles prendesse la parola. Questa donna schiva è quella che ha guidato la vittoriosa campagna repubblicana. A 67 anni, questa nonna della Florida è una delle candidate ad occupare la posizione cruciale di capo dello staff della Casa Bianca. “Wiles si è guadagnata la fiducia di Trump, che ha apprezzato la sua disponibilità ad aiutarlo dopo aver lasciato la Casa Bianca, ed è ampiamente rispettata dal team della campagna elettorale e dai membri del Congresso”scritto Politico. La scelta è delicata, dato che Trump ha esaurito quattro capi di stato maggiore durante i quattro anni caotici trascorsi come presidente del Paese.
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Le scelte del presidente eletto sono eclettiche e imprevedibili. Il gioco di pronostici, tentato dai media americani, è delicato, ma le personalità che gravitano nella galassia Trump possono far luce sulle sue intenzioni.
L'ultimo membro della famiglia è Elon Musk. Era a Mar-a-Lago, la residenza di Donald Trump in Florida, il giorno del voto, ma non è apparso sulla scena della vittoria. Il che non ha impedito al vincitore della serata di pronunciare infiniti elogi al miliardario. Il presidente eletto probabilmente non ringrazierà mai abbastanza Joe Biden per essersi rifiutato di invitare, nell’estate del 2021, Musk a un vertice sulle auto elettriche alla Casa Bianca, con il pretesto che le fabbriche Tesla non erano membri del sindacato, e per sostenendo, contro ogni verità, che la General Motors aveva inventato l’auto elettrica. Questo clientelismo di Biden ha suscitato in Musk un odio inestinguibile, rendendolo il suo primo avversario.
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