Non ci sarà alcuna moratoria sullo smantellamento del ramo merci della SNCF, nonostante le minacce di sciopero, ha confermato mercoledì Catherine Vautrin, ministro del Partenariato con i Territori. Il ministro, rispondendo al deputato comunista Nicolas Sansu che chiedeva una moratoria, ha sottolineato all'Assemblea nazionale che la trasformazione del trasporto ferroviario di merci rispetta “un obbligo europeo”. “La liberalizzazione del settore è andata a discapito della modal share” del treno nel trasporto di merci, secondo il signor Sansu. “La strada intrapresa è una follia (…). È un crimine contro l’ambiente”.ha sottolineato il membro di Cher. L'argomento è “seguito” dal governo e lo sarà “evocato” con i nuovi commissari europei, ha risposto Catherine Vautrin, tra le cui responsabilità rientrano i Trasporti. Il governo lo è “determinati a fare del trasporto merci ferroviario un pilastro della decarbonizzazione del settore dei trasporti”ha sottolineato il ministro, assicurandolo“Nessun licenziamento avrà luogo in questo progetto”e quello “tutti i feed” delle merci sarà “tenuto sulla rotaia”.
Leader nel trasporto ferroviario di merci in Francia, Fret SNCF scomparirà il 1° gennaio per rinascere sotto forma di due società separate: Hexafret per il trasporto merci e Technis per la manutenzione delle locomotive. Si tratta del culmine di un piano negoziato tra la Commissione europea e lo Stato francese, sospettato di aver versato aiuti a Fret SNCF in violazione delle regole di concorrenza. C'erano due opzioni: o negoziare a “piano di discontinuità” far scomparire l'entità Fret SNCF ed evitare procedimenti giudiziari; oppure correre il rischio di andare in tribunale e di perdere, con l'obbligo di restituire 5 miliardi di euro, che avrebbero portato alla liquidazione dell'azienda che impiega 5mila dipendenti. Le organizzazioni sindacali della SNCF chiedono una moratoria su questo smantellamento e propongono uno sciopero da mercoledì 20 novembre alle 19:00 a venerdì 22 novembre alle 8:00, ma anche uno sciopero rinnovabile da mercoledì dicembre 11. Catherine Vautrin ha assicurato mercoledì che il ministro dei Trasporti lo era “ascolto” della Commissione Europea ma anche di “La SNCF e le sue parti sociali”.