l’allerta dell’ONU all’apertura della COP29

l’allerta dell’ONU all’apertura della COP29
l’allerta dell’ONU all’apertura della COP29
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Le ambizioni dell'accordo di Parigi sono “in grave pericolo”, ha avvertito l'ONU lunedì 11 novembre, all'apertura della conferenza ONU sul clima a Baku. Adottato dai paesi di tutto il mondo nel 2015, questo accordo mira a limitare il riscaldamento globale a 2°C.

Le ambizioni dell’accordo di Parigi sono “in grave pericolo”, ha avvertito l’ONU lunedì 11 novembre, all’apertura della conferenza delle Nazioni Unite sul clima a Baku (COP29), con il 2024 quasi certo che diventerà l’anno più caldo mai registrato.

Gli anni 2015-2024 costituiranno anche il decennio più caldo mai misurato, secondo questo rapporto della World Meteorological Organization (WMO), un’agenzia delle Nazioni Unite, che consolida sei importanti database internazionali.

“Le precipitazioni e le inondazioni record, la rapida intensificazione dei cicloni tropicali, il caldo mortale, la siccità incessante e gli incendi catastrofici che abbiamo visto quest’anno in diverse parti del mondo sono purtroppo la nostra nuova realtà e un assaggio del futuro”, sottolinea il Segretario Generale della WMO, Celeste Saulo, in un comunicato stampa.

+1.54°C in media da gennaio

Il servizio europeo Copernicus, una delle fonti dell'OMM, ha già calcolato le temperature medie globali per il mese di ottobre, così calde che è quasi certo che il 2024 batterà il record annuale stabilito solo lo scorso anno.

Nel periodo gennaio-settembre, secondo i dati consolidati dall'OMM, la temperatura media dell'aria sulla superficie del globo è stata di 1,54°C superiore rispetto al periodo di riferimento, 1850-1900.

L’Accordo di Parigi, adottato dai paesi di tutto il mondo nel 2015, mira a contenere il riscaldamento globale entro i 2°C e a proseguire gli sforzi per contenerlo entro 1,5°C.

Obiettivo di temperatura a lungo termine mantenuto

Quest’ultimo, più ambizioso obiettivo è ormai mancato? No, secondo l'OMM, perché perché il riscaldamento possa considerarsi stabilizzato a questi livelli non bisogna guardare gli anni separatamente, ma fare una media su 20 anni (con questa regola siamo a 1,3°C).

“È importante sottolineare che ciò NON significa che non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi”, sostiene Celeste Saulo.

“Le anomalie della temperatura globale registrate su scala giornaliera, mensile e annuale sono soggette a variazioni significative, in parte dovute a fenomeni naturali come El Niño e La Niña. Non dovrebbero essere equiparate all'obiettivo di temperatura a lungo termine fissato nell'accordo di Parigi, ” spiega. Ma, aggiunge, “ogni frazione di grado di riscaldamento conta”.

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