Julien Doré su La Nouvelle Star: “Mi vergognavo”

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Julien Doré ricorda con difficoltà le sue prime apparizioni televisive.

“Imposter” nei negozi!

Erano passate addirittura diverse settimane Da diversi mesi, Julien Doré ci anticipava l'arrivo del suo nuovo album solista, “Imposteur”. Da venerdì 8 novembre, eccolo qui: il disco è finalmente disponibile ovunque! Inoltre, i grandi fan dell'impaziente cantante si sono precipitati a ordinare le versioni fisiche dell'album, in vinile, che possono contenere le famose Golden Barrettes, che sono un biglietto per una serata karaoke con la star che si preannuncia indimenticabile. Ovviamente, chi dice l'uscita dell'album, dice il tour mediatico. In una recente intervista, il cantante lo è è tornato al suo debutto in “Nouvelle Star” su M6, rivelando a tutti di essersi vergognato un po'.

Critiche dure, ma…

E' dentro lo spettacolo “Domenica delle 20:30” su 2, condotto da Laurent Delahousseche Julien Doré ha scelto per fare le sue rivelazioni sui suoi esordi. Il giornalista ricorda il suo prima apparizione in TV, ukulele in manochiedendo al cantante: “Mi sono sempre chiesto, se non fossi tornato davanti alla giuria, dove saresti, saresti un cantante oggi?”. Una domanda che preoccupa ancora non poco Julien Doré, dato che risponde: “Questa è una domanda che a volte sogno di notte”.

Ritorna poi su questa sequenza, con la giuria che gli chiede direttamente di lasciare il set, pochi secondi dopo il suo arrivo:

Non mi dispiace affatto essere stata rifiutata dal casting a questo punto, ma mi vergogno un po' di me stessa. Mi vergogno di non aver saputo rispondere: “Certo, metto giù lo strumento”. Non avevo niente in mente. Ero stressati, terrorizzati, inevitabilmente, come si può essere davanti alle telecamere e mi vergognavo quando ho varcato la porta. Per fortuna Virginie, con le sue parole, mi rassicura. C'è qualcosa che scatta, penso a una canzone, On the Favor of Autumn, di Tété, e mi dico: “Penso di poter fare una strofa e un ritornello”.

Confessioni che risuonano con il titolo del suo nuovissimo album, “Imposteur”, una parola usata dalla stampa dell'epoca per descrivere Julien Doré e la sua interpretazione in “Nouvelle Star”:

A volte possiamo sentirci degli impostori. A volte, quando sperimentiamo cose felici, abbiamo la sensazione che il mondo sia così brutto che non possiamo permetterci di sperimentare le cose belle. Questa è una cosa che mi preoccupa molto, soprattutto per le nuove generazioni e per il mio bambino. Quanto a questa parola, posta sulla musica, è una delle prime parole che ho letto in alcuni articoli dell'epoca di La Nouvelle Star che mettevano in discussione questo candidato che ero.

Non avremmo potuto dire niente di meglio su questo argomento!

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