Nuovo sviluppo nel caso di presunta frode fondiaria, che contrappone l’imprenditore Doro Gaye all’amministratore delegato della Cim-Translog Suarl, Zakiroulahi Sow. Il colonnello Cheikh Sarr, anch’egli coinvolto in questa vicenda, è stato arrestato dal giudice del 3° gabinetto, dopo un’udienza tenutasi il 22 ottobre. Nei suoi confronti è stata avanzata l’accusa di concorso in frode. Questo giovedì, 7 novembre, il giudice ha finalmente deciso di metterlo dietro le sbarre.
Si ricorda che Doro Gaye, accusato da Zakiroulahi Sow di frode nella vendita di terreni situati sul sito dell’ex aeroporto di Dakar per un importo di 1,2 miliardi di FCFA, era già stato incriminato e incarcerato il 3 giugno prima di ottenere la liberazione giudiziaria supervisione il 28 giugno.
Ricordiamo che dalla caduta del regime di Macky Sall, l’uomo d’affari Doro Gaye sta attraversando un periodo difficile. Oltre all’azione legale per frode intentata da Zakiroulah Sow, questi rischia di perdere due edifici in comproprietà con la moglie nella città di Keur Gorgui, a Dakar. L’Union des Mutuelles – Alliance de Crédit et d’Epargne pour la Production (Um-Acep) ha sequestrato queste proprietà a causa di un grosso prestito per il quale Gaye aveva messo in garanzia le sue proprietà, ma che non ha mai rimborsato.
Doro Gaye avrebbe preso in prestito circa cento milioni di franchi CFA dall’istituto bancario, ma non ha onorato i suoi impegni finanziari, secondo i rappresentanti di Um-Acep. Pertanto, l’organizzazione ha sequestrato i due edifici e ha informato il giudice della Camera di sequestro immobiliare.
Gli immobili interessati comprendono un negozio di 73 mq al piano terra dell’edificio condominiale in Keur Gorgui, designato al lotto 08 del Titolo fondiario n° 23.242/GR, e un appartamento di 122 mq, lotto 09 del Titolo fondiario n° 23.243 /GR, anch’esso posto al piano terra. Il prezzo di partenza del negozio è fissato a 12 milioni di franchi CFA, mentre l’appartamento ha un valore di 21,35 milioni di franchi CFA.
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