Chi dice patatine fritte dice necessariamente patate. Il bintje è ovviamente il più favorevole alla produzione delle migliori patatine fritte. È il preferito delle friggitorie, per il suo gusto, per la sua croccantezza e per il suo colore. Ma non è il preferito degli agricoltori”perché non è il più produttivo ed è molto sensibile a tutti i parassiti”sottolinea Pierre Lebrun, rappresentante della Fiwap (industria vallone delle patate). Ancora oggi la bintje rappresenta tra il 4 e il 5% della produzione belga.
Gli agricoltori preferiscono le varietà più robuste, che vengono poi trasformate in patatine surgelate e divorano circa l’80% della produzione totale. Le cifre parlano chiaro: anno dopo anno vengono prodotte 2,8 milioni di tonnellate di patatine fritte congelate, rispetto alle 250-300.000 tonnellate di patatine fresche. Ci sono anche 700.000 tonnellate di patatine e persino crocchette.
“30% biologico in Vallonia nel 2030 Dobbiamo smettere di sognare”
45 tonnellate per ettaro
Nonostante i timori di inizio stagione, in campo alla fine tutto è andato bene. Ovviamente gli agricoltori hanno dovuto adattarsi al clima piovoso. “La semina è avvenuta fino all’inizio di luglio, un fatto del tutto senza precedenti. All’inizio di ottobre c’erano ancora alcuni timori“Il clima delle ultime settimane ha comunque consentito una raccolta in buone condizioni”.Ciò continuerà ancora per qualche giorno in Vallonia”.
I risultati però ci sono:La produzione totale belga dovrebbe essere di 4,5 milioni di tonnellate, una cifra molto simile a quella del 2023. Si tratta di una resa media di 45 tonnellate per ettaro.
Come per il Beaujolais Nouveau, resta da determinare la qualità della produzione. “Lei è molto, molto correttacontinua Pierre Lebrun. Le patate non hanno né troppo poca né troppa sostanza secca. Quanto basta per fare delle ottime patatine“.
“Una settimana senza carne” ti tenta?
Questa settimana delle patatine fritte ci permette comunque di mettere in risalto un prodotto locale. “Ci permette di promuovere i nostri settori locali. Questo ancoraggio locale è molto importante per il consumatore”aggiunge Philippe Mattart, direttore generale dell’Agenzia vallone per la promozione dell’agricoltura di qualità (Apaq-W), che sostiene questa campagna annuale.
La Vallonia dedica alla coltivazione della patata circa 45.000 ettari, su un totale di 100.000 ettari dell’intero Belgio. “È un aumento del 10% in Vallonia.” Tra l’85 e il 90% della produzione belga è destinata all’industria, che la trasforma quindi essenzialmente in patatine fritte. E il 90% di questa produzione viene esportato ai quattro angoli del mondo.