Proseguono le indagini sulla tragica morte di Liam Payne avvenuta il 16 ottobre. Giovedì le autorità hanno arrestato tre persone in relazione all'incidente.
“La polizia ha arrestato due dipendenti dell'hotel accusati di spaccio di droga e ha perquisito la casa di un amico, arrestato anche lui”, ha riferito in un comunicato David Muir, procuratore argentino. Il primo sarebbe il suo manager Rogelio Nores, che accompagnava quotidianamente il cantante britannico durante il suo soggiorno a Buenos Aires, accusato di aver abbandonato una persona in pericolo. Due dipendenti dell'hotel sono accusati di aver fornito cocaina al cantante in due occasioni durante il suo soggiorno nell'hotel, si legge nella nota.
Due settimane fa, la polizia ha fatto irruzione nel lussuoso hotel argentino dove è morto Liam Payne, sequestrando una serie di oggetti tra cui dischi rigidi e filmati di telecamere a circuito chiuso.
Sostanze illecite trovate nel corpo del cantante
Il pubblico ministero ha affermato che durante le indagini sulla morte del cantante “sono stati scoperti prodotti illeciti, a seguito dei quali tre persone sono state accusate di abbandono di persona con conseguente morte, fornitura e favoreggiamento di narcotici”.
Un rapporto dell'autopsia ha rivelato che Liam Payne è morto per ferite multiple, inclusa un'emorragia interna ed esterna causata dalla caduta.
Inoltre, gli investigatori hanno trovato diverse sostanze illecite nel suo corpo al momento della morte, inclusa una droga ricreativa chiamata “cocaina rosa”, una miscela spesso composta da ketamina, MDMA, metanfetamine, cocaina e altre sostanze psicoattive.
Il 7 novembre, il corpo del cantante è stato consegnato alla sua famiglia affinché i suoi resti potessero essere rimpatriati nel Regno Unito, suo paese natale, per la sepoltura.
