, Pro D 2, Mont-de-Marsan offre Biarritz

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Rugby, Pro D 2, Mont-de-Marsan offre Biarritz
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Non disperare Bonifacio! Sedici rigori durante la trasferta dell'Aix quando la media alta accettabile è di otto massimo, più tre biscotti, i Mons hanno un dovere di eccellenza disciplinare contro il Biarritz a meno che non affondino nuovamente. E anche Mont-de-Marsan ha interesse a prendersi cura dei palloni trasportati. Cuore delle gravissime carenze riscontrate da inizio stagione e parziale spiegazione del naufragio in Provenza. Bisognerà agire con urgenza e da venerdì sera concentrarsi con urgenza sulla difesa sia sulle maul avversarie che a zona. Tuttavia, le vespe vengono soffocate per la maggior parte del tempo in queste aree di gioco essenziali. E garantiscono anche lanci all'impatto, oggetti volanti divenuti non identificabili. E avere anche una gran voglia di non essere punito a Boni che non è più una fortezza a meno che non sia odiato dal Monte dei tre fiumi uniti. Indubbiamente è detto per applicazione immediata del metodo Coué che lo Stade non è mai bravo come contro le big. Questo è buono. Il BO è molto grande. Primo pareggio. Forte davanti. Shaun Hegarty, ex centro del Biarritz, padre neozelandese, che conosce il rigore ovalistico, ha assunto la presidenza di un club che sta rinascendo. E questo con una squadra che ha la sua galleria di dirigenti: Enzo Selponi, ex mediano d'apertura del Montpellier o dell'Usap, Mathieu Acebes, terzino esterno del Bayonne e del Pau tra gli altri, o Yann David, ex centro del Bourgoin, del Tolosa o del Castres. Tuttavia, il BO ha perso tre volte su quattro fuori Aguilera, a Montauban, Brive e Angoulême. COSÌ!…

La redenzione attraverso la torta basca! Biarritz sicuramente non può farcela. Tanto peggio per i baschi. Tanto meglio per la gente di Mons. Chi ha vinto la partita. E i punti che lo accompagnano e che fanno molto bene. Per darci motivo di sperare era necessario vincere ma anche metterci voglia e gusto. È fatto. In una partita spesso piacevole, anche se segnata ancora da momenti noiosi di scambi ed errori ricorrenti. La cosa principale per i giocatori a strisce sono le quattro pedine nel sacchetto. Una grande ciotola di ossigeno certamente ma anche di sostanza. Contropiedi efficaci nei gruppi penetranti, un tocco di riscatto. Padronanza senza febbrilità. E tre saggi costruiti. Il primo è di Goginava su recupero di Wakaya che blocca Massé in seguito e il tacco va in cielo. Un altro di Sayerse su una grande mossa offshore. L'ultimo di Robic su una nuova azione generale. Iashagashvili ha avuto una partita davvero importante. Robic che segna è arioso nei tocchi. E Cortes e i suoi vent’anni hanno appiccato il fuoco. Bene. La gente di Mons è entusiasta, diligente e fa una partita coerente. COSÌ !

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