Questi immobili, di cui Doro Gaye è comproprietario con la moglie, sono stati sequestrati dall’Unione delle mutue-Alleanza del credito e del risparmio per la produzione (Um-Acep), che chiede all’imprenditore la restituzione di un prestito di circa cento milioni franchi, indica il giornale. Il quale riferisce che Um-Acep “ha informato il giudice della camera di pignoramento immobiliare”.
La stessa fonte informa che il caso è stato esaminato martedì scorso da un giudice del tribunale commerciale. La quale, aggiunge, «ha rinviato il caso e le parti all’udienza di giudizio del 10 dicembre».
Il negozio e l’appartamento di Doro Gaye rischiano di essere venduti quel giorno. La cronaca quotidiana riporta che il prezzo dei due immobili è rispettivamente di 12 milioni di franchi CFA e di 21 milioni e 350mila franchi CFA.
Questa vicenda avviene mentre l’imprenditore è sotto controllo giudiziario per un altro procedimento (frode fondiaria per oltre un miliardo di franchi CFA). Ciò gli valse una breve permanenza in prigione. Ha riacquistato la libertà il 28 giugno contro l’impegno assunto con la parte civile, nel quadro di un protocollo, di pagare quanto dovuto.
Senegal