Orban esulta per l'elezione di Trump: 'Sulla strada verso una bella vittoria'

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Il primo ministro ungherese Viktor Orban a Vienna, in Austria, il 31 ottobre 2024. EVA MANHART/AFP

“Sulla strada verso una bellissima vittoria. È nel sacco!” L'unico leader dell'Unione Europea (UE) ad aver sostenuto apertamente la campagna di Donald Trump, il primo ministro nazionalista ungherese Viktor Orban ha iniziato a celebrare su Facebook la pretesa vittoria del candidato repubblicano alle elezioni presidenziali americane, nelle prime ore di mercoledì 6 novembre.

Il ritorno di Trump alla Casa Bianca è un vantaggio per il leader autoritario, figura nota per la sua vicinanza al Cremlino, regolarmente citato come modello dai repubblicani americani.

Con Trump al timone, gli Stati Uniti metteranno fine alle critiche agli eccessi illiberali dell’Ungheria, poiché molti nel movimento Trump ammirano la forma limitata di democrazia che Orban ha costruito nel suo paese sulle rive del Danubio. È probabile che si allineino anche alle sue richieste di cessate il fuoco in Ucraina. Dall’inizio dell’invasione russa del 2022, Orban si è opposto alla consegna di armi a Kiev e ha regolarmente ripetuto che Trump potrebbe ottenere un cessate il fuoco “in 24 ore”.

Sotto shock

Mentre il primo ministro ungherese si prepara a ospitare un vertice della Comunità politica europea e un incontro informale dei leader nazionali dell’UE a Budapest, il 7 e 8 novembre, potrà sfoggiare la sua gioia in mezzo a un gruppo di leader europei per lo più scioccati, con la possibile eccezione del suo alleato slovacco, il primo ministro Robert Fico. Come fa da mesi, Orban chiederà ancora una volta di rivalutare il sostegno militare europeo all’Ucraina, ma ora lo farà sapendo che presto potrà contare su un alleato a Washington.

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“Se ciò che ci aspettiamo accade e l'America diventa favorevole alla pace, allora l'Europa non può rimanere favorevole alla guerra”, ha avvertito il 3 novembre, ripetendo la sua semplicistica descrizione del campo a favore della fine del sostegno a Kiev.

“L'Europa non può sopportare da sola il peso di questa guerra nella quale l'hanno trascinata i vertici delle istituzioni europee”, ha continuato il leader ungherese, che da settimane sostiene che “l'Ucraina ha perso la guerra militarmente”.

Un'avversione comune

Al di là dell’Ucraina, Trump e Orban condividono una comune antipatia per l’UE. Anche se Orban non vuole lasciare l’Unione, sogna di indebolire le attuali istituzioni dell’UE, in modo da poter realizzare i suoi piani autoritari senza temere sanzioni da Bruxelles. Ora che l’UE deve prepararsi ad affrontare le barriere commerciali annunciate da Trump, Orban raddoppierà i suoi sforzi interni per trasformarla in una mera zona di libero scambio, senza alcun peso politico.

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