FIRENZE, ITALIA – 19 GENNAIO: (LR) L'allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti e Arrigo Sacchi partecipano alla cerimonia di premiazione della Hall of Fame della Federcalcio italiana a Palazzo Vecchio il 19 gennaio 2015 a Firenze, Italia. (Foto di Paolo Bruno/Getty Images)
L'ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi spera che i giocatori rossoneri siano a conoscenza della storia del club in una partita di Champions League contro il Real Madrid e rivela che Carlo Ancelotti lo ha chiamato “almeno sette volte” negli ultimi giorni.
Questa sera il Milan farà visita al Real Madrid in una partita chiave della Champions League.
I rossoneri hanno conquistato appena tre punti nelle prime tre partite europee della stagione.
La partita di questa sera segna anche il ricongiungimento tra il Milan e la sua leggenda, Ancelotti, ex centrocampista e allenatore di San Siro.
Il tattico italiano ha giocato 142 partite con Sacchi durante la sua carriera da giocatore.
“Carlo è un uomo adorabile. In questi giorni mi ha chiamato almeno sette volte”, ha rivelato Sacchi nella sua ultima intervista a La Gazzetta dello Sport.
“È intelligente e umile, due qualità che si uniscono sempre. È stato il primo giocatore che ho chiesto a Berlusconi [to sign]ma era titubante. Il Milan era appena arrivato quinto e non offriva garanzie. Gli ho detto che con lui avremmo vinto subito il titolo. Ed è successo”.
Sacchi ha una speranza del Milan contro il Real, rivela le ultime chiamate di Ancelotti
Il Milan stasera non è favorito contro il Real Madrid.
“Spero che tutti i giocatori conoscano la storia del Milan, che è scritta nei libri di storia”, ha detto Sacchi.
“Con il suo stile e la sua visione, il club viene prima della squadra e di qualsiasi giocatore. Tutto comincia da qui.”
Questo vale anche per Rafael Leao, che stasera partirà titolare contro il Real Madrid ma nelle ultime tre partite di Serie A è stato schierato in panchina da Paulo Fonseca.
“Posso solo dire che ho trattato tutti i giocatori allo stesso modo”, ha detto Sacchi.
“Ovviamente Van Basten è stato il migliore ma non ho mai accettato nessun compromesso. Se devo scegliere tra un giocatore bravo e uno affidabile, prendo sempre il secondo. Spero solo che Fonseca conoscesse i giocatori che ha scelto in estate, non solo tecnicamente ma anche mentalmente. Senza chimica, non avrà mai una squadra di valore”.