Un dente bianco brillante, un sorriso radioso: contro un cielo azzurro, l'ex presidente Donald Trump brilla con la sua cravatta rossa. “Cosa potrebbe andare storto” se fosse rieletto? richiesta L'economista in uno.
La rivista britannica ha optato per l’ironia su questo tema delicato che occupa il mondo in questa settimana elettorale: cosa ne sarà degli Stati Uniti in caso di un secondo regno di Trump?
Se certi giornali quest'anno non si fossero pronunciati, come i titoli americani Il Los Angeles Times O Il Washington Post, che ha deciso di non pubblicare“approvazione“, né da “supporto” all'uno o all'altro dei due candidati, L'economista, non lo nasconde: “Se avessimo una scheda elettorale, la inseriremmo nell’urna elettorale di Kamala Harris”, recita l'articolo.
“Lo Stato di diritto in pericolo”
Non è che sia particolarmente entusiasta del candidato democratico, che definisce una garanzia “stabilità” A difetti “ordinario” ma no “paralizzante”. Il prossimo presidente degli Stati Uniti “non c’è bisogno di essere santi”, assicurare L'economista ; deve semplicemente non essere Donald Trump.
Il giornale si rivolge in particolare ai propri lettori che sono tra gli elettori “razionale” tentato di votare Trump “per calcolo”. Forse pensano che Trump non abbia fatto così tanto danno al Paese durante la sua prima presidenza… L'economista cita anche alcuni punti forti, come la crescita economica.
O forse se ne convincono “ses pires istinti” sarebbe limitato da “la sua amministrazione, la burocrazia federale, il Congresso o i tribunali”. Ma pensare così non lo è “pragmatico”, detto loro L'economista : è illusorio e perfino pericoloso. Perché, l’articolo assicura:
“Rendere Trump il leader del mondo libero significa mettere a repentaglio l’economia, lo stato di diritto e la pace internazionale”.
“Il mondo è cambiato”
Già perché “guardrail” chi ha contenuto Trump durante il suo primo mandato ha fatto un balzo, sia che i membri “ragionevole” del suo entourage, sostituito da “fedele” esaltato, né i freni costituzionali al suo potere – la Corte Suprema, ad esempio, ha concesso l’immunità ai presidenti per i loro atti ufficiali.
Ma anche perché i suoi piani economici sono preoccupanti, continuano i media britannici, che hanno dedicato la fine di ottobre alla buona salute dell'economia americana. Anche questo cambierebbe con un Trump “chi vuole tornare al 19e secolo”, in particolare gestendo i dazi doganali e le agevolazioni fiscali come desidera, come desidera “premia i tuoi amici” O “punisci i tuoi nemici”.
E, infine, perché “il mondo è cambiato”. Trump si troverebbe ad affrontare una situazione geopolitica molto più complessa di quella che aveva allora da gestire, tra la stagnazione della guerra in Ucraina e il conflitto a Gaza, che rischia di diventare regionale.
Di fronte a tali sfide, come potrebbero gli americani consegnare le chiavi (del Paese e del mondo) a una personalità così imprevedibile? Così conclude la rivista, per nulla ironica.