Mentre le immagini della studentessa iraniana spogliata arrestata a Teheran il 2 novembre facevano il giro del mondo, molte voci politiche ne elogiavano il coraggio. La deputata ambientalista Sandrine Rousseau, cogliendo l'occasione per alludere all'uso del velo in Francia, ha suscitato scalpore nei media.
Sandrine Rousseau al centro di una nuova polemica. Le immagini della studentessa iraniana che si spoglia nuda per protestare contro il regime iraniano e il destino che riserva alle donne hanno avuto ampia diffusione sui social network, suscitando un'ondata di consensi nella classe politica francese. Tuttavia, la reazione di Sandrine Rousseau è stata una macchia e la sua pubblicazione è stata oggetto di critiche, riferisce Le Figaro.
Un “femminismo a geometria politica variabile”
“Il nostro corpo, e tutto ciò che mettiamo – o meno – per vestirlo, appartiene a noi. Forza alle donne iraniane, alle donne afghane, a tutti coloro che soffrono l’oppressione”. È questo il messaggio pubblicato domenica 3 novembre dalla deputata ambientalista sullo stesso piano della lotta delle donne iraniane contro la polizia morale e l'obbligo di coprirsi, e quella delle donne che desiderano poter portare il velo in Francia.
“Vergogna, nausea”ha pubblicato in particolare Aurore Bergé, mentre la pubblicazione aveva già raggiunto cinque milioni di visualizzazioni in poche ore. Il macronista ha accusato Sandrine Rousseau di “capitolazione all’islamismo”. E “tweet infame” et “femminismo a geometria politica variabile” : Anche Valérie Boyer non ha usato mezzi termini. Riferendosi al momento in cui, nel 2022, parlò del velo come a “abbellimento delle donne”il senatore LR delle Bocche del Rodano ha sferrato il colpo finale: “Non è affatto un abbellimento, ma lo strumento di un’oppressione misogina, di un apartheid sessuale”.
Marjane Satrapi chiede a Sandrine Rousseau di “tacere”
Anche la comica di Francia Inter Sophia Aram non ha esitato a entrare nell'arena, denunciando “una vergogna”. È il caso anche della franco-iraniana Marjane Satrapi (autrice del fumetto Persepolis), direttamente interessata alla questione, che ha criticato la reazione di Sandrine Rousseau. Lei gli ha ricordato che già due anni fa era stata fischiata durante il primo comizio dopo l'arresto e la morte di Mahsa Amini, sempre a causa del suo velo, che la polizia aveva ritenuto indossato in modo improprio. “Tutti hanno il diritto di essere stupidi, ma in questo caso è meglio tacere”ha dichiarato su Instagram, ordinando alla deputata dell'EELV di non parlare più dell'argomento.
pubblicato il 5 novembre alle 10:02, Caroline Chambon, 6Medias.
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