Quando si tratta di elezioni americane, il giorno del voto non è l’unica data da segnare nell’agenda politica, soprattutto perché si prevede che Donald Trump subirà qualsiasi perdita in tribunale.
Qui esaminiamo le otto date chiave che devi sapere:
5 novembre
Anche se chiamato giorno delle elezioni, è meglio pensarlo come il scorso Gli elettori giornalieri possono votare, avendo già potuto votare in anticipo o per corrispondenza.
7 novembre
I funzionari elettorali statali iniziano a certificare i risultati a ritmo scaglionato. Le scadenze per gli stati del campo di battaglia sono le seguenti: Georgia, 23 novembre, Michigan, 25 novembre, North Carolina e Nevada, 26 novembre, Wisconsin, 1 dicembre, Arizona, 2 dicembre. La Pennsylvania non ha una data specifica.
25 novembre
Questo è l'ultimo giorno in cui una scheda elettorale per posta può arrivare ed essere comunque conteggiata, purché arrivi con il timbro postale del 5 novembre.
Diciassette stati e il Distretto di Columbia consentono l'arrivo delle schede elettorali per posta dopo il giorno delle elezioni.
26 novembre
Donald Trump sarà condannato a New York per il processo segreto che lo ha ritenuto colpevole di 34 capi di imputazione per falsificazione di documenti aziendali.
11 dicembre
La legge sul conteggio elettorale prevede che il governatore di ogni stato debba certificare i risultati entro tale data.
Eventuali ricorsi legali dovrebbero poi concludersi entro il 16 dicembre.
Questa è la prima elezione in cui si applicano queste regole. La legge è stata modificata dopo il tentativo di insurrezione del 6 gennaio da parte dei sostenitori pro-Trump.
17 dicembre
Una stranezza controversa della Costituzione degli Stati Uniti, tecnicamente il popolo non sceglie un presidente, ma piuttosto sceglie un gruppo di “elettori” che lo facciano per loro.
Il 17 dicembre gli elettori verranno inviati da ciascuno Stato al collegio elettorale per votare un candidato secondo le istruzioni del pubblico.
Ogni stato ha un numero diverso di voti nel collegio elettorale in base alla dimensione della popolazione. In 48 di essi, questi voti vengono ottenuti secondo il principio “il vincitore prende tutto”.
6 gennaio
Il vicepresidente in carica, questa volta Kamala Harris, svolge il compito cerimoniale di presiedere una sessione congiunta della Camera e del Senato in cui vengono conteggiati tutti i voti del collegio elettorale e viene dichiarato il vincitore.
20 gennaio
Il presidente eletto presta giuramento sulla scalinata del Campidoglio.