INSOLITO. Il villaggio ha votato: finalmente sappiamo quali saranno i nomi di questi abitanti che non hanno più voluto il soprannome di “Culs Brûlés”.

È una suspense durata diverse settimane quella che si è appena conclusa questo sabato 2 novembre a Olley, una piccola cittadina rurale della Meurte-et-Moselle, agitata da una domanda del tutto insolita: come chiamare i suoi abitanti? Perché Olley non aveva gentilé, termine che designa coloro che vivono in una località, come Montpelliérain per Montpellier, o Spiripontains per Pont-Saint-Esprit, per esempio.

D'altronde, gli abitanti di Olley venivano chiamati in questo angolo del dipartimento i “Culs Brûlés”, un soprannome che pare risalisse al Medioevo e che nessuno oggi è in grado di spiegare. Da qui la volontà del sindaco, David Buono, di porre la domanda ai suoi elettori, come aveva spiegato lo scorso settembre: “Siamo senza nomi da almeno un millennio e potremmo continuare così, ma coinvolgere tutti i cittadini in questo progetto è anche espressione di democrazia cittadina”.

“Olleymains, CaféOlley o Olleyfilles?”

La votazione si è svolta nei giorni scorsi, con i residenti invitati a votare una lista di otto nomi, tra cui abbiamo trovato Olleysien/Olleysienne, Olleygeois/Olleygeoise o Ollesien/Ollesienne, convalidato dal municipio. Altri, più divertenti, come “Olleymains, Olleycoeur, Olley-olé, Caféolley, Riolley, Olleyfilles” che facevano sorridere il prescelto, furono invece esclusi.

Per rispettare la tradizione, nell'elenco delle proposte è stato comunque inserito il nome “Cul Brûlé”. Ed è stato lui ad essere eletto alla fine da più della metà degli 89 elettori, su una popolazione totale di 230 abitanti, come precisa France Info.

“Il peso della storia ha prevalso, gli abitanti hanno voluto assumere con orgoglio questa bontà”ha esultato il sindaco David Buono, che ora trasmetterà alla prefettura questo nuovo nome, che sarà definitivamente e ufficialmente quello degli abitanti di Olley.