Gara solida con la seconda moto dopo la caduta di Quartararo

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Fabio Quartararo avrà sicuramente una doppia soddisfazione da questo Gran Premio della Malesia: quella ovviamente del bel sesto posto, a 16 secondi dal vincitore Pecco Bagnaia. Ma soprattutto le circostanze in cui ciò è avvenuto, con l'altra parte della storia: il francese si è trovato coinvolto nello spettacolare triplo gadin al via del Gran Premio, durante il quale il pilota Yamaha non solo è finito a terra, intrappolato nella caduta di Jack Miller, ma poteva sentire il casco dell'australiano colpire la sua ruota posteriore…

Perdendo la sua KTM alla seconda curva della gara, Miller si è scontrato con Quartararo e Brad Binder, finendo tutti e tre a terra. Era addirittura necessaria la bandiera rossa, il tempo di prendersi cura di Miller, disteso sull'asfalto e incapace di rialzarsi da solo nei minuti successivi all'incidente.

Tornato finalmente a piedi e vivace dal centro medico del circuito mentre il gruppo effettuava il nuovo giro di formazione in preparazione della seconda partenza dalla griglia, Miller è rimasto spettatore della gara, mentre Quartararo dal canto suo ha potuto pedalare la sua seconda moto e concentrarsi nuovamente sulla sua gara, cosa che Binder non è stato in grado di fare, ha colpito alla spalla.

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Il tiro di Fabio Quartararo

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Pneumatici usurati e moto di scorta per rimettersi in sella

Quello che è seguito è stato un gran Gran Premio, come la gara sprint del giorno prima, durante la quale Quartararo è riuscito a impostare un buon ritmo e beneficiare ancora una volta dei notevoli miglioramenti apportati alla gestione della sua M1.

Ciliegina sulla torta, le cadute successive, davanti a lui, di Franco Morbidelli, poi quarto, poi di Marc Márquez, poi terzo, hanno finito per prefigurare una gara destinata a concludersi bene per il francese.

“Un po’ di dolore alla spalla e alla gamba ma va bene”ha sussurrato all'arrivo, al microfono di Canal+. “Penso che ci siamo salvati da una bella caduta per noi e soprattutto per Jack e Brad, quindi va bene, penso che la conseguenza della caduta non sia stata troppo, troppo grave.”

“Non pensavo di fare altrettanto perché purtroppo siamo partiti con una gomma abbastanza usurata. Alla fine siamo partiti con una che aveva fatto più di quattro giri perché non ne avevamo più e abbiamo preso un tempo -attacco delle gomme quindi già la prestazione all'inizio è piuttosto complicata. Il calo è stato piuttosto grande quindi ecco, sfortunatamente non siamo riusciti a lottare per la quarta posizione, ma penso che abbiamo fatto una bella gara.”

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Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

In gara è stata importante la capacità di adattamento di Quartararo: la caduta in partenza ha fatto sì che si ritrovasse anche con un pacchetto nettamente meno competitivo rispetto a quello con cui aveva iniziato la partenza iniziale.

“Sì, in più siamo partiti con l’altra moto, che aveva il motore davvero usurato”ricorda. “Quindi purtroppo la potenza era ancora un po' inferiore. Con le gomme che avevano cinque giri, soprattutto su un circuito come questo dove il degrado è enorme, purtroppo non siamo riusciti a fare quello che volevamo. Penso che la posizione finale fosse sesta, ma penso che avrei potuto divertirmi un po' di più con Márquez e Acosta e finire un po' più vicino”si rammarica ancora.

L'ultimo appuntamento della stagione dovrebbe svolgersi a Barcellona tra due settimane. Un circuito che fungerebbe anche da buon punto di riferimento per i test da svolgere in preparazione alla stagione 2025, subito dopo.

“Penso che tecnicamente non sia male a Barcellona”approva il campione del mondo 2021. “Sappiamo che è una pista che non è molto buona per noi in termini di risultati. D'altra parte, sappiamo che se martedì avremo i test, è una pista che è molto buona per lavorare e cercare di avere più presa.”

VIDEO – Riepilogo del Gran Premio della Malesia

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