Ma: Aholou (28e) per la SCO.
“E più dell’aria di mare, la dolcezza di Angers. » Joachim du Bellay avrebbe potuto scrivere della gentilezza monegasca, ma il poeta angioino aveva un fiuto acuto per descrivere la sua città: calma, moderata e adatta alle famiglie. Lontano dalle recenti turpitudini del club, è questo stato d’animo che ha permesso alla città del Maine-et-Loire di tendere il braccio al Monaco (0-1), all’apertura delle 10e giornata di Ligue 1. Una partita senza grandi rilievi al Rock, ma tutt’altro che un furto, al punto che l’Angers si è ritrovato davanti il Monaco completamente addormentato. Russare, perché è la seconda battuta d’arresto consecutiva per l’ASM, che la scorsa settimana ha perso il derby contro il Nizza. La SCO va nella direzione opposta: seconda vittoria stagionale, la seconda consecutiva.
Il gioiello di Aholou
Se la squadra di Alexandre Dujeux ha conquistato più punti in due partite che nelle prime otto, la prima volta da settembre 2022, la ricetta è classica: blocco stretto e compatto e qualche guizzo in attacco. Un colpo lento di Jim Allevinah come avvertimento, ma venerdì sera il Rock era completamente fuori dalla placca tettonica. Per confermare la teoria dei giocatori in gol contro la loro ex squadra, Jean-Eudes Aholou non ha fatto finta. Jim Allevinah non ha avuto il tempo di sapere chi aveva bloccato il suo tiro – era Minamino – quando il centrocampista ha sferrato un sinistro da 20 metri, con un tocco (0-1, 29e). Il centrocampista segna il suo secondo magnifico gol in due partite.
Questo gioiello bastò alla felicità angioina. Il club centenario prova allora a svegliarsi, ma Caio Henrique sbaglia completamente il suo tiro (38e). In assenza di Folarin Balogun (e del suo capitano Denis Zakaria), non è riuscito a tirare in porta prima dell’ora, una triste prima volta in questa stagione. Adi Hütter ha deciso di espellere Georges Ilenikhena, quattro palloni toccati in 45 minuti, per portare un po’ di esperienza nell’intervallo. Ma le quaranta partite di Eliesse Ben Seghir in Ligue 1 non hanno permesso di stuzzicare la gentilezza di Louis-II.
Nella noia monegasca del secondo tempo, Lamine Camara tira a lato, non Breel Embolo, ma il nazionale svizzero si avventa su Yahia Fofana, lesto a dispiegare la sua ala (69′).e). Servito da Minamino subito dopo, l’attaccante ha preso il controllo del suo perno, nonostante un controllo magnifico. Troppi fallimenti per sperare.
L’Angers gli ha procurato qualche contropiede, è tempo che Himad Abdelli ci ricordi che potrebbe avere la delicatezza dei piedi di Ben Seghir (90e +1), per Estéban Lepaul che pratica il mezzo tiro al volo (82e) e che Ibrahima Niane paghi il prezzo della magnifica rimonta di Wilfried Singo (90e). Agli angioini non importava, perché l’impresa era ormai alle porte. Si danno un po’ d’aria in classifica (14e), mentre il Monaco dà al PSG l’opportunità di volare in vetta alla Ligue 1. Il Monaco assaggerà la dolcezza della Bolognese martedì in Champions League, e dovrà arrivarci con un po’ più di pepe.