L'allenatore dei Dragons ha parlato della possibile partenza dell'allenatore al Manchester United
– Che interpretazione dai a questo trionfo del Porto?
– Una giusta vittoria. Un primo tempo in cui, nei primi 15, 20 minuti, le squadre hanno provato a vedere cosa fare, come attaccare. Nel primo tempo siamo stati sempre in vantaggio, ma senza occasioni chiare. Nella seconda parte, meglio. Più energico, più aggressivo, attacco negli spazi, tre o quattro chiare occasioni da gol. Abbiamo mantenuto la porta pulita e questo mi rende molto soddisfatto. E' un segnale di crescita della squadra, di solidità. La squadra lo sente ogni partita che passa.
– I tifosi hanno boicottato la partita di Coppa di Lega. Vedete qualche motivo per cui ciò potrebbe accadere?
– Quello che posso dirvi è… Sono molto contento di coloro che sono venuti. E capisco perfettamente che la questione logistica sia difficile. Nonostante la vicinanza, qui c'è ancora una certa distanza. Quello che mi auguro è che gli sforzi di chi è venuto qui e ha fatto il viaggio, e di chi non è potuto venire, vengano ripagati doppi nella prossima partita di domenica. Questo è quello che spero.
– Ruben Amorim lascia lo Sporting. Come vedi questa uscita del Manchester United?
– E' confermato? Almeno fino ad oggi non sembra che lo sia. Ruben fa le decisioni che deve prendere, è più grande e vaccinato, è adulto, sa cosa è meglio per lui. Tutto quello che ha ottenuto è stato meritorio, se resta o resta non sta a me dirlo. Tutto quello che ha fatto, lo staff tecnico, la struttura, ognuno ha merito per quello che ha ottenuto nel tempo. Questo sarà sicuramente il risultato di tanto lavoro e investimenti. Noi da questa parte cerchiamo di farlo quotidianamente.
– Il prossimo avversario in Coppa di Lega è lo Sporting. Senza Rúben Amorim pensi che lo Sporting si indebolirà?
– Lo Sporting sarà il primo a confermarlo. Ha dinamiche radicate, è lì da quattro anni e mezzo. Capisco il problema. Questa stabilità che Rúben ha evidenziato è ciò che tutti sognano di avere. E la conoscenza per gettare le basi, questa conoscenza allo Sporting è profonda. Dobbiamo comunque competere. Chi verrà farà del suo meglio. Sarà la terza partita, ci conosciamo da tanto.
–Ma è oppure no che lo Sporting diventa più fragile?
– Cosa succede allo Sporting… Onestamente… Non lo sappiamo. E se immaginassimo che Rúben Amorim se ne vada e lo Sporting diventi ancora più forte? È inutile anticipare uno scenario che non conosciamo. Cosa comporterà? Come risponderà l'avversario? Come si sentiranno i giocatori? Con un'idea diversa. A volte meglio.