Toccato affondato… Chiuso dopo la tempesta Kirk, il collegio di Nogent-le-Rotrou riaprirà solo dopo le vacanze di Ognissanti

Toccato affondato… Chiuso dopo la tempesta Kirk, il collegio di Nogent-le-Rotrou riaprirà solo dopo le vacanze di Ognissanti
Toccato affondato… Chiuso dopo la tempesta Kirk, il collegio di Nogent-le-Rotrou riaprirà solo dopo le vacanze di Ognissanti
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Il collegio Louis-Arsène Meunier è stato il più colpito dal maltempo nel dipartimento dell’Eure-et-Loir dopo l’ondata di Kirk. “Siamo stati completamente allagati, con un livello dell’acqua che variava da 10 a 35 cm a seconda della parte dell’edificio”, lamenta Xavier Le Mouel, direttore dello stabilimento.

L’alluvione ha interessato l’intero seminterrato dello stabilimento, compreso il servizio ristorazione, le cucine, i locali al piano terra e perfino gli uffici amministrativi. “Tutto era allagato. Ciò ha causato danni significativi alle apparecchiature informatiche, alcune delle quali hanno dovuto essere sostituite. Davanti al collegio vedevamo solo le antenne delle automobili”, ricorda Xavier Le Mouel.

Le squadre di soccorso hanno asciugato i locali per due giorni, con pompe alimentate da generatori a causa di una diffusa interruzione di corrente. “Ancora oggi non disponiamo di un servizio di ristorazione operativo perché l’impianto elettrico nei sotterranei è danneggiato e necessita di importanti riparazioni”, indica il direttore dello stabilimento.

I lavori proseguiranno durante le vacanze scolastiche che inizieranno la prossima settimana ma la situazione resta complessa. L’elettricità potrà essere ripristinata completamente solo una volta riparati i cavi elettrici e ciò potrebbe richiedere interventi più estesi, come lo scavo di trincee.

Di fronte a questa situazione di emergenza, anche i genitori degli studenti si sono offerti volontari per aiutare nelle operazioni di pulizia. “È stato impressionante vedere questa solidarietà”, confida Xavier Le Mouel.

Continuità educativa assicurata nonostante tutto

Per far fronte a questa chiusura prolungata della struttura, il preside ha chiesto agli insegnanti di mettere in atto misure per garantire la continuità didattica. “Abbiamo istituito un sistema simile a quello utilizzato durante la pandemia di Covid-19 ma in modo più snello. Gli insegnanti inviano compiti ed esercizi tramite ENT e Pronote ed è stata facilitata la comunicazione diretta tra insegnanti e studenti.”

Per i genitori, questa organizzazione non è sempre facile. Christelle, il cui figlio frequenta la prima media, condivide la sua esperienza: “Francamente è molto complicato. Io lavoro e lui resta a casa da solo. Puoi immaginare che il lavoro non sia una delle sue priorità alla sua età, diciamolo e basta”. Sottolinea però la chiarezza delle informazioni fornite dal collegio e la possibilità di comunicare facilmente con i professori tramite Pronote.

Julie, la cui figlia frequenta la quinta elementare, nota che per lei la situazione sta andando piuttosto bene: “Mia figlia riceve regolarmente i compiti da fare. Ma non riempie la giornata come una giornata scolastica. Si annoia un po’, ma grazie ai social network resta in contatto con i suoi amici. »

Nonostante le difficoltà, il preside del collegio resta ottimista riguardo alla riapertura dell’istituto all’inizio dell’anno scolastico. «Stiamo facendo tutto il possibile affinché il collegio sia operativo alla ripresa delle lezioni», assicura. «Se necessario, valutiamo soluzioni alternative per il servizio di ristorazione, come la distribuzione di panini agli studenti. »

Lo sforzo collettivo dei docenti, dei servizi comunali, del consiglio dipartimentale, dei servizi di emergenza e dei genitori degli studenti è stato decisivo per limitare i danni e garantire la ripresa delle lezioni nelle migliori condizioni possibili, si compiace Xavier Le Mouel. La strada però è ancora lunga e i lavori dovranno proseguire dopo l’inizio dell’anno scolastico per riparare i danni più profondi, come problemi di umidità e danni strutturali.

La tempesta Kirk è stata un vero duro colpo per il collegio Louis-Arsène Meunier, ma la mobilitazione e la resilienza dell’intera comunità educativa fanno sperare in un ritorno pacifico a scuola.

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