Giovedì 17 ottobre, la riduzione del carico dovuta a un nuovo sciopero ha lasciato senza elettricità circa 71.000 case in Guadalupa, ha affermato il gestore della rete dell’arcipelago. “Al culmine dell’evento, sono stati colpiti 71.000 clienti” da una privazione di elettricità dovuta al movimento sociale nella centrale elettrica situata nel comune di Moule, riferisce in un comunicato stampa EDF Archipel Guadeloupe, gestore della rete nell’arcipelago.
Le interruzioni sono iniziate intorno alle 14 (18 a Parigi) in diversi comuni. Lo sciopero alla EDF-PEI, la filiale locale di produzione di elettricità della EDF, annunciato dal ramo energetico della CGT all’estero, dovrebbe durare fino a lunedì mattina.
Il movimento sociale, che dura dal 15 settembre, riguarda l’attuazione di un accordo firmato all’inizio del 2023, dopo due mesi di sciopero degli stessi agenti, che chiedevano il rispetto dei loro contratti e della loro retribuzione con il diritto del lavoro, compresi cinque anni degli stipendi arretrati non pagati. Da allora ha causato interruzioni di corrente che hanno interessato fino a 100.000 case.
La Guadalupa è una zona non interconnessa, il che significa che deve produrre la propria elettricità per soddisfare la domanda del territorio. La sua produzione di elettricità dipende per quasi il 70% dall’energia termica: olio combustibile per EDF e pellet di legno per l’azienda Albioma, che fino a luglio funzionava ancora a carbone. La centrale termoelettrica di Albioma copre circa il 30% della produzione elettrica dell’arcipelago. Ogni spegnimento del motore di una di queste due centrali provoca uno squilibrio sulla rete tra domanda e offerta di elettricità, costringendo il gestore EDF Archipel Guadeloupe a effettuare un distacco del carico per evitare eventuali blackout.
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