Il governo intende correggere “il bias fiscale” a favore del regime degli affitti ammobiliati che comprende gli affitti a lungo termine ma anche gli affitti di tipo Airbnb.
Oggi è molto più interessante per un proprietario affittare il proprio appartamento ammobiliato, sia a lungo che a breve termine. Nella presentazione del bilancio 2025, giovedì 10 ottobre, il governo ha proposto di eliminare la scappatoia fiscale sugli affitti ammobiliati non professionali (LNMP).
Sotto questo status troviamo gli affitti a lungo e medio termine con un contratto di locazione di almeno un anno (e nove mesi per gli studenti), ma anche gli affitti stagionali come Airbnb.
Il governo sta quindi affrontando entrambi i problemi allo stesso tempo. Finora questo status dava un notevole vantaggio ai proprietari che, a determinate condizioni, non erano tassati sui redditi da locazione.
I proprietari “godono quindi di un vantaggio fiscale specifico, atto a favorire lo spostamento dei semplici affittuari verso gli affitti ammobiliati”, si legge in un documento ottenuto da Contesto.
Eliminando questa scappatoia fiscale, il governo spera di risparmiare 200.000 euro nel 2025.
Aumento della tassazione sugli alloggi turistici ammobiliati come Airbnb
“Tensioni sul mercato degli affitti”
Secondo il governo, questo vantaggio fiscale “contribuisce alle tensioni sul mercato degli affitti” perché incoraggia i proprietari ad affittare le loro case su piattaforme di affitto a breve termine, piuttosto che a inquilini a lungo termine. Soprattutto perché sul mercato mancano gli affitti nudi.
Ma gli operatori del settore nutrono dubbi su un provvedimento che, oltre a colpire gli alloggi tipo Airbnb, attaccherà gli affitti ammobiliati, senza rendere più appetibili gli affitti nudi. In un contesto di penuria di alloggi in affitto si teme quindi la scomparsa dell’unico segmento ancora attraente per i proprietari.
Inoltre, durante la precedente legislatura, i deputati Annaïg le Meur (Rinascimento) e Iñaki Echaniz (PS) avevano proposto un disegno di legge che mirava a ridurre specificamente i vantaggi fiscali concessi agli affitti stagionali come Airbnb. Potrebbe essere ripresa nei prossimi mesi.
