Kaizen, di Inoxtag, sta già arrivando in televisione

Kaizen, di Inoxtag, sta già arrivando in televisione
Kaizen, di Inoxtag, sta già arrivando in televisione
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A meno di un mese dalla sua eccezionale uscita nelle sale cinematografiche, il film 1 anno per scalare l’Everest è previsto per questo martedì 8 ottobre su TF1.

Il 13 settembre sono usciti eccezionalmente nelle sale Basile Monnot e Inoxtag (Inès Benazzouz) Kaizen: 1 anno per incidere l’Evereste ha ottenuto un grande successo: 300.000 iscrizioni in due giorni. Davanti a 500 schermi si sono radunati 311.710 spettatori.

Subito dopo, il film è stato caricato su YouTube e ha generato oltre 300 milioni di visualizzazioni. Un risultato enorme, che è valso ai suoi creatori le congratulazioni del capo dell’azienda, Neal Mohan.

Arriverà questo martedì sera in televisione, in programma precisamente alle 23:30 su TF1. Per una serata speciale, avventurosa al 100%, questa trasmissione segue quella di Koh-Lantaalle 21:10

Commento Kaizen può già essere visibile sul piccolo schermo a meno di un mese dall’uscita nelle sale cinematografiche, senza infrangere la cronologia mediatica? Spiegazioni.

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Normalmente, un film proiettato nelle sale francesi deve poi attendere sei mesi prima di essere proposto agli abbonati Canal + o OCS, poi tra i 15 e i 17 per la programmazione in streaming su Netflix, Prime Video, Disney+ o altro, e infine quasi due anni, 22 mesi esattida trasmettere in televisione. Una volta sul piccolo schermo, a meno che non ci sia un accordo tra una piattaforma e un canale gratuito, i film devono essere rimossi dai servizi di streaming fino al 36esimo mese.

Sì, ma ora la scalata della celebre montagna dello YouTuber francese ha avuto diritto ad una straordinaria trasmissione al cinema grazie alla partnership con MK2 e un visto temporaneo concesso dal CNC. Essendo offerto in soli due giorni ed essendo limitato a 500 copie, è riuscito a sfuggire alla regola, diventando un’eccezione. Per il CNC resta considerato un film destinato a essere trasmesso su YouTube, e non come tale “un film cinematografico”e i suoi creatori possono quindi concludere più rapidamente un accordo di trasmissione con un canale televisivo gratuito, in questo caso TF1.

Questo tipo di visto eccezionale è stato utilizzato, ad esempio, in passato per organizzare proiezioni cinematografiche dei film Netflix. Finché la piattaforma li ha offerti sul grande schermo per un periodo limitato e poche copie, nulla ha impedito loro di trasmettere in streaming le loro produzioni.

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Il caso di Kaizen ha però fatto circolare molto inchiostro nel mese di settembre, con distributori indipendenti che hanno denunciato il mancato rispetto delle condizioni del visto temporaneo.

“Al 6 settembre il video è già stato annunciato in 458 locali, per un totale di quasi 925 sedute programmate, con un’esposizione ben oltre i limiti normativi, cioè un massimo di 500 sedute in un periodo non superiore a due giorniha scritto il Blocco. Nonostante i rinnovati allarmi di diverse nostre organizzazioni da mercoledì scorso, abbiamo potuto constatare solo un aumento costante del numero di sessioni interessate.”

UN “multidiffusione massiva” che danneggerebbe il cinema d’autore. Il Blocco aveva chiesto al CNC di ritirare il visto prima delle trasmissioni previste Kaizen al cinema, ma non è stato realizzato.

Contattato da Il cinema franceseNathanaël Karmitz, presidente del consiglio d’amministrazione del gruppo MK2, si è rallegrato che Kaizen abbia potuto rispettare il programma:

“Che il Blocco, che rappresenta gli indipendenti, i registi e il cinema di ricerca, sia il primo a indignarsi e a chiedere la censura di un’operazione così gioiosa per le sale e gli spettatori è una stranezza ideologica, che è questione di un conservatorismo retrogrado difficile da comprendere .

C’è una mancanza di comprensione all’interno di questa organizzazione del contesto preciso che circonda questo rilascio. Il superamento delle 500 proiezioni non è voluto ed è legato a un fenomeno sociale, che ha servito soprattutto i cinema d’essai di provincia, i territori e i giovani spettatori lontani dai grandi centri urbani.

Seguire la raccomandazione del Blocco comporterebbe, in questa fase, la cancellazione delle sessioni. Ciò significherebbe che alle centinaia di migliaia di spettatori, giovani dai 15 ai 25 anni, che aspettano questo evento da 10 giorni, si direbbero, davanti alle biglietterie dei cinema, che non potranno vivere questa sessione il il grande schermo. Il messaggio inviato sarebbe che il cinema è contro i giovani. Dobbiamo sapere dove collocare l’interesse generale e chiediamo la responsabilità di tutti.

L’indignazione per il successo di un evento indoor che ha riunito un pubblico giovane, fino ad allora annunciato come una grande preoccupazione, dimostra una profonda disconnessione di queste organizzazioni sindacali dalla realtà delle nostre professioni e dai loro rapidi cambiamenti. Ci godremo questa serata con diverse centinaia di migliaia di spettatori e risponderemo sostanzialmente a questa organizzazione a tempo debito.”

Il successo di Kaizen ispirerà altri creatori di contenuti in futuro? Aprirà nuovi visti eccezionali per la programmazione nelle sale di produzione di YouTube? La sua trasmissione televisiva prevista stasera in Francia segue comunque la stessa logica del Belgio, dove il film è stato proposto su Tipik, un canale del gruppo RTBF, o di quella svizzera, dove è ancora visibile in replica su RTS 2 sito web.

Qui, parallelamente a TF1, il documentario resta disponibile integralmente sul canale YouTube di Inoxtag, con anche bonus di mezz’ora. Questo fine settimana ha condiviso 34 minuti di contenuti esclusivi sotto il titolo “1 anno per migliorare”.

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