Vincitore della classica del ciclismo Paris-Tours, Laporte sblocca finalmente il suo contatore

Vincitore della classica del ciclismo Paris-Tours, Laporte sblocca finalmente il suo contatore
Vincitore della classica del ciclismo Paris-Tours, Laporte sblocca finalmente il suo contatore
-

Meglio tardi che mai: vincitore di una Parigi-Tours bagnata e fangosa, Christophe Laporte ha aspettato la sua ultima gara dell’anno per aprire il suo conto di vittorie nel 2024 e concludere in bellezza una stagione piena di dubbi.

In condizioni decisamente autunnali, dopo un evento che ha sputato concorrenti trasformati in statue di terra, il corridore della squadra olandese Visma-Lease a bike ha vinto una delle classiche più antiche del mondo battendo il suo compagno di fuga, il ceco Mathias Vacek. I due uomini, che erano partiti a 33 chilometri dal traguardo dietro in particolare al danese Mads Pedersen, quest’ultimo dopo aver tentato un raid in stile Tadej Pogacar, hanno mantenuto 21 secondi di vantaggio sul gruppo degli inseguitori, regolato dal belga Jasper Philipsen. “È speciale perché non ci credevo più davvero. È stato un anno piuttosto complicato, mi mancavano tutti i classici. Per fortuna ho avuto questa medaglia olimpica che mi ha salvato un po’ la stagione e, posso dirlo adesso, anche questa vittoria alla Paris-Tours”stava per commentare il 31enne Varois.

“Non vedevo l’ora che finisse la stagione. Ho fatto bene a perseverare, è davvero un grande traguardo che aggiungo alla mia lista di successi…”

Christophe Laporte

Vincitore di una tappa del Tour de nel 2022, l’ex corridore della Cofidis ha fatto crollare l’anno scorso vincendo la Ghent-Wevelgem e l’Across Flanders (da Roeselare a Waregem), raccogliendo due mazzi di fiori sulle strade del Critérium du Dauphiné e aggiudicandosi il titolo di campione europeo, il suo ultimo successo prima di domenica.

Ma il 2024 si è trasformato in una lunga via crucis, tra un intervento chirurgico al perineo e una caduta al Giro d’Italia, illuminata solo dalla medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi. “Ci sono stati momenti di dubbio. Dopo gli Europei (a settembre)mi sono reso conto che era passato un anno dall’ultima volta che avevo vinto e questo non mi è capitato spesso nella mia carriera. Le gambe c’erano ma, a livello motivazionale, è stato più difficile. Ci chiediamo sempre se riusciremo a vincere. In realtà non vedevo l’ora che finisse la stagione. Ho fatto bene a perseverare, è davvero un grande risultato che aggiungo alla mia lista di successi. »

Anche se non fa più parte del World Tour, la prima divisione del ciclismo, la Paris-Tours, di cui era già 118e edizione, residenza ambita e l’altopiano era ancora prestigioso per attaccare gli otto colli e dieci sentieri di vigneti particolarmente degradati. “Mi piace quando è così caoticoha ammesso Laporte, tosto e molto a suo agio tecnicamente. All’inizio siamo un po’ scontrosi ma quando ci emozioniamo un po’ torna l’istinto e abbiamo voglia di correre. »

-

PREV Rugby (Nazionale 2). L’RC Bassin d’Arcachon sbaglia il treno contro Lannemezan
NEXT È morto Sammy Basso, il biologo che fece conoscere la progeria – News