Djokovic si scatena sul caso Sinner, sulla lotta al doping

-

Jannik Sinner ha vissuto tutte le emozioni negli ultimi mesi. Vincitore degli US Open, il numero 1 del mondo è in subbuglio dopo la rivelazione dei suoi due test positivi al clostebol lo scorso marzo. Se prima fosse stato autorizzato dall’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis, convinto dalla sua spiegazione di una presa accidentale tramite uno spray utilizzato dal suo fisioterapista, l’Agenzia Mondiale Antidoping non sentirebbe quest’orecchio. La WADA ha presentato ricorso contro questa mancanza di sanzione e chiede una condanna.

“Mi sembra ovvio che il nostro sistema non funzioni bene”

Intanto l’italiano è ancora in campo e ha appena perso la finale dell’ATP 500 di Pechino contro Carlos Alcaraz. Anche Novak Djokovic, tornato alle competizioni questa settimana, è stato interrogato sul caso del suo rivale. Nei commenti riportati da La squadrail serbo ritiene che il processo manchi di chiarezza: “Qualunque sia l’esito, spero che si risolva il più rapidamente possibile. Mi sembra ovvio che il nostro sistema non funzioni bene. Ci sono troppi organi di governo e il caso Sinner da solo non dà affatto una buona immagine del nostro sport. » Il campione olimpico ha evidenziato anche la prestazione dell’italiano, capace di giocare” ad un livello così alto durante l’intero processo”. Parole che dovrebbero confortare il numero 1 del mondo.

Leggi anche su DailySports.com:

Per riassumere

Novak Djokovic ha denunciato il modo in cui è stato gestito il caso Sinner, risultato positivo al clostebol due volte lo scorso marzo. L’italiano è stato inizialmente assolto prima del ricorso dell’Agenzia mondiale antidoping.

-

PREV il ministro dell’Economia insiste sull’aspetto “temporaneo” degli aumenti fiscali mirati
NEXT Attivisti anti-caccia alle balene si incatenano davanti alla Toyota a Onnaing