“Michel Barnier ha impiegato molto tempo per dire poco e fare quasi nulla”, scherza François Hollande

“Michel Barnier ha impiegato molto tempo per dire poco e fare quasi nulla”, scherza François Hollande
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L’ex presidente della Repubblica, tornato deputato, ha confermato che voterà la mozione di censura presentata dalla sinistra, per denunciare le “condizioni della nomina” di Michel Barnier.

La dichiarazione di politica generale doveva essere l’occasione per Michel Barnier di chiarire il suo progetto politico. Al contrario, il primo ministro ha lasciato un’impressione di grande vaghezza, portando ai deputati più domande che risposte. “Ha impiegato molto tempo per dire poco e fare quasi nulla”ha commentato François Hollande, tornato deputato socialista per la Corrèze, mercoledì mattina su BFMTV e RMC. E se il discorso del capo del governo non ha suscitato scalpore nell’emiciclo, nonostante una leggera agitazione, non gli ha permesso di districarsi dalla minaccia di una mozione di censura da parte della sinistra. Una censura dalla quale l’ex presidente della Repubblica è rimasto sgomento “le condizioni della (della) nomina” di Michel Barnier, voterà. Un’indignazione condivisa dai deputati della France insoumise (LFI) che, dai banchi dell’Assemblea, hanno brandito le loro tessere elettorali per significare che il risultato delle elezioni legislative non era stato rispettato.

“Abbiamo un Primo Ministro, un uomo sincero immagino, lo conosco, ma che è attraversato da tutte le contraddizioni di una maggioranza estremamente ristretta”lo ha sottolineato anche François Hollande. Chi aggiunge: “Abbiamo visto chiaramente che non poteva andare molto lontano negli annunci perché era molto limitato.” Secondo lui, le mani di Michel Barnier sono legate dalla fragile alleanza di governo tra il campo presidenziale e i repubblicani (LR), ma anche dal Raggruppamento Nazionale (RN), che “ha corretto le sue linee rosse”.


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François Hollande continua ad accogliere con favore la decisione del primo ministro di aumentare le tasse sui più ricchi ma anche sulle grandi imprese. “Quando bisogna chiedere sforzi ai francesi, è meglio chiederli ai più ricchi o alle aziende che hanno realizzato più profitti”ammette. “Se Michel Barnier dice “ripristiniamo l’imposta patrimoniale, aboliamo la flat tax e imponiamo un’imposta eccezionale sugli utili che sono essi stessi eccezionali”, ovviamente sottoscriverò queste disposizioni”indicato anche l’ex capo dello Stato. Prima del rinvenimento: “Ma non basterà”. Puntando il “vaghezza molto generale” che circonda i massicci tagli alla spesa annunciati da Michel Barnier, il socialista teme risparmi in settori già in crisi come l’istruzione nazionale o la sanità. “Sarà una scelta molto politica”avverte.



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