18 mesi di cui 6 con braccialetto elettronico – LINFO.re

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Il caso riguarda la liquidazione della società BA&CO, broker assicurativo, creata nel 2013, posta in amministrazione controllata nel 2015, con passività stimate in quasi 2,5 milioni di euro.

Gestione discutibile sottolineata dalla Procura

Magali BerdahSoprannominata la “papessa degli influencer”, è sotto processo per bancarotta in una causa risalente a circa dieci anni fa, quando faceva la broker assicurativa. La Procura di Nizza ha chiesto una pena di 18 mesi di reclusione, di cui sei mesi di braccialetto elettronico, e l’interdizione permanente dalla gestione di un’impresa. Sebbene si fosse difesa affermando di essere soltanto una dipendente della BA&CO, il pubblico ministero, Sylvie Maillard, la descrisse come la “gestore di fatto“dell’azienda. I sospetti si basano su indizi convergenti secondo cui Berdah avrebbe avuto un ruolo centrale nella gestione dell’azienda. Di fronte a queste accuse, la difesa di Magali Berdah ha chiesto l’assoluzione e poi ha denunciato un’indagine tardiva e scarsa. fondato.

Allo stesso tempo, sono state perseguite anche le altre due persone coinvolte, un’amica d’infanzia di Berdah e sua madre. Se la prima si rifiutava di rispondere alle domande, la seconda dava solo risposte vaghe a causa della sua assenza per motivi medici. Per loro la Procura ha chiesto la sospensione condizionale della pena.

Contabilità in difficoltà e spese di lusso

Tra il 2014 e il 2015, la contabilità di BA&CO ha rivelato prelievi di contanti senza giustificazione per oltre 80.000 euro, nonché il passaggio di 600.000 euro su un conto aperto a nome di una segretaria. Questo conto, destinato al pagamento degli stipendi, veniva utilizzato anche per coprire spese di lusso, come soggiorni a Monaco o l’acquisto di vestiti, per un importo totale di 27.000 euro.

Magali Berdah ha ammesso una certa confusione tra le sue finanze personali e professionali. Lei ha comunque affermato di aver regolarizzato la situazione. Ha anche ricordato di aver rimborsato i soldi presi in prestito da un uomo affetto da Alzheimer, caso per il quale è stata condannata nel 2019. La sentenza su questo caso di fallimento è attesa per il 25 novembre.

Fonte : Lefigaro.fr

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