Un’altra serata europea da dimenticare. Nella sua storia parigina – era iniziato al quarto anno – Gianluigi Donnarumma, 25 anni, lo sa: è nelle partite dove risuona l’inno della Champions League che viene più osservato. In questa competizione, dove ha alternato prestazioni memorabili come contro il Manchester City (1-2) al Parco dei Principi nel 2021 e altre molto meno brillanti contro il Real Madrid (1-3) lo stesso anno o l’FC Barcelona (2-3), la scorsa stagione in casa, l’italiano è atteso.
In campo all’Emirates Stadium contro l’Arsenal, l’uomo recentemente designato dai compagni come vice-capitano è tornato da titolare, dopo tre partite fuori dal girone, affetto da un fastidio muscolare alla coscia destra. Tre partite contro Girona, Reims e Rennes, che non hanno permesso a Matvey Safonov di seminare dubbi nella mente di Luis Enrique, che voleva spingere Donnarumma ad aumentare il suo livello di prestazione.
Nei primi momenti dell’incontro, il numero 1 parigino ha lasciato intendere che questi dieci giorni di assenza non gli avevano fatto perdere l’orientamento. Autorevole e deciso, è andato subito incontro a Martinelli che aveva lasciato dietro Hakimi e Marquinhos (3°). Undici minuti più tardi, è stato su un cross proveniente dalla sua sinistra di Saka che ha preso la palla sulla testa di Trossard. Dopo questo primo quarto d’ora pensavamo che il portiere transalpino fosse sicuro di quello che stava facendo.
Ma i Gunners hanno sicuramente studiato in video i suoi punti deboli e hanno percepito che i cross provenienti da destra lo mettevano in difficoltà e che le sue uscite lontano dalla porta erano imprecise. Nella sua carriera in C1, Gianluigi Donnarumma ha subito più volte gol in questo tipo di sequenza. La scorsa stagione due volte contro l’FC Barcelona, oppure contro Juventus Torino (2-1, 6 settembre 2022) e Maccabi Haifa (7-2, 25 ottobre 2022). Ogni volta manca l’uscita lontana dalla meta.
Contro l’Arsenal è stato proprio in questo registro che è arrivato il punteggio di apertura dell’avversario. Sfondamento di Leandro Trossard che entra nel vivo del gioco e crossa alle spalle di Willian Pacho per trovare la testa di Kaï Havertz davanti a un Donnarumma troppo corto (1-0, 20esimo). Un quarto d’ora più tardi, è su punizione inutilmente concessa da Nuno Mendes che rimane bloccato sulla sua linea e sbaglia il suo intervento (2-0, 35esimo).
Prima della sosta il danno era fatto e immaginavamo che il resto sarebbe stato dello stesso tipo, visto che Parigi non offriva molto. E se il PSG non è partito con la valigia più pesante lo deve anche al suo portiere, decisivo sulla sua linea fermando e deviando due tentativi di Martinelli, molto solo nella difesa parigina (52esimo, 75esimo). Ciò migliora leggermente il suo record ma dopo due giornate di Champions League, la capolista della Ligue 1 totalizza un successo e una sconfitta. Un record identico a quello della scorsa stagione.
