Era gigantesco, e non solo di dimensioni. Dikembe Mutombo, leggendario giocatore di basket per 18 stagioni nella NBA, è morto all’età di 58 anni questo lunedì, 30 settembre. Soffriva di un tumore al cervello.
Quadruplo miglior difensore del campionato nordamericano, famoso per il suo gioco feroce e le sue azioni umanitarie, il nativo congolese ha lasciato il segno nel suo sport e non solo, in particolare in Africa e nella Repubblica Democratica del Congo.
E pensare che inizialmente aveva intenzione di diventare medico…
“Doc’ Mutombo” o “Prof’ Mutombo” sarebbero suonati bene. Ma per questo gigante del continente africano la storia aveva altri piani oltre al camice bianco. Arrivato negli Stati Uniti alla fine degli anni ’80, Dikembe Mutombo, un atleta affermato che raggiungeva i 2,18 metri, preferì la palla arancione allo stetoscopio. E così iniziò la scalata del “Monte Mutom-bo”. Molto prima dell’America, di Georgetown e dei procuratori nordamericani, tutto ebbe inizio in Africa centrale. Dikembe Mutombo Mpolondo Mukamba Jean-Jacques Wamutombo – il suo nome completo – è nato a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, il 25 giugno 1966, in una numerosa famiglia di etnia Luba.
Il destino di questo studente diligente e tuttofare cambiò nel 1987, quando il governo americano gli offrì una borsa di studio universitaria. Il piano è che il giovane Dikembe Mutombo studi medicina negli Stati Uniti per tornare a esercitarla più tardi nella RDC. A 21 anni il grande congolese volò a Washington DC, dove lo attendeva un posto alla Georgetown University. Nel paese dello zio Sam, la taglia del ragazzo non passa inosservata. John Thompson, famoso allenatore della squadra di basket dell’università di George Town, lo convinse a unirsi alla sua squadra. L’allenatore ha sentito tutto il potenziale dell’uomo di Kinshasa, nel quale vede un erede del grande Bill Russell. Il resto lo sappiamo
Con la sua scomparsa il basket e la RDC perdono di più, molto di più di un grandissimo cestista.
Con Rfi.fr
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