“Non ho nulla da nascondere”, ha detto Aurore Bergé qualche giorno fa. L’ex ministro ha confermato martedì di aver presentato una denuncia per diffamazione dopo la pubblicazione del libro “Les Ogres” di Victor Castanet, evocando un “patto di non aggressione” che avrebbe concluso con la lobby degli asili nido privati.
Nella sua inchiesta pubblicata da Flammarion il 18 settembre, il giornalista investigativo descrive la “voracità” di alcuni gruppi di asili nido privati, ma denuncia anche un accordo che sarebbe stato concluso tra l’ex ministro della Famiglia (luglio 2023-gennaio 2024) e il delegata generale della Federazione francese degli asili nido (FFEC) Elsa Hervy.
“Ieri il mio avvocato ha sporto denuncia per diffamazione”, ha dichiarato martedì su franceinfo Aurore Bergé, oggi deputata del partito Yvelines. “Non accetterò che il mio nome possa essere infangato, tanto meno con accuse diffamatorie”, ha detto.
“L’era del sospetto e delle voci prevale sui fatti, prevale sulle azioni, prevale sulla verità”, ha denunciato. “Sto aspettando di essere giudicato per le mie azioni. Si tratta di atti chiari: ho cambiato la legge, ho rafforzato i controlli (dei grandi gruppi privati, ndr), ho rafforzato i mezzi”, ha insistito il macronista.
Nel libro di Victor Castanet ci sono “scambi troncati, frasi che non compaiono, parole cambiate (…) è un problema”, ha sottolineato, descrivendo i suoi rapporti con Elsa Hervy “professionali”.
La rappresentante degli asili nido privati aveva indicato il 21 settembre di aver potuto “scambiare direttamente” con Aurore Bergé, “come ha fatto il ministro con altri attori”, ma aveva negato di aver stretto il minimo “patto”.
In seguito alla pubblicazione dell’inchiesta di Victor Castanet, i deputati del gruppo Ecologista e Sociale hanno chiesto l’avvio presso l’Assemblea Nazionale di un procedimento per “spergiura” contro Aurore Bergé. La sospettano di aver ignorato i rapporti con le lobby davanti a una commissione d’inchiesta sul modello economico degli asili nido. “In nessun caso ho mentito in una commissione d’inchiesta, in nessun caso ho giurato il falso in una commissione d’inchiesta”, ha ribadito martedì l’ex ministro su franceinfo, denunciando le accuse “basate sulle parole di avversari politici.